I miei timori per il 20/02/2020 Altro che fine del mondo

La lettera al direttore

I miei timori per il 20/02/2020: altro che fine del mondo

Caro Direttore, sono una persona assolutamente normale, ma temo l’avvicinarsi del 20 febbraio. Sono normale, perché temo la virulenza delle scie bianche lasciate dagli aerei, temo le vaccinazioni, sono ostile alla Tav, riconosco la memoria dell’acqua, apprezzo i fiori di Bach, mangio bio e ammiro la squisita eleganza dello stile-Salvini.

Pertanto temo l’approssimarsi del 20/02/2020 perché intuisco in questa serie di numeri un sicuro pericolo, come quando ci avvicinammo all’anno 2000 (“mille e non più mille”) e il mondo avvertì il rischio della catastrofe. Non accadde nulla, ma non sappiamo ancora perché. Ma dal succedersi pernicioso dei 2 e degli 0 della data che non oso nuovamente citare, mi attendo ben più che la fine del mondo, specie ora che siamo riusciti perfino a fotografare un buco nero, sia pure distante miliardi di anni-luce, buco nero che infallibilmente ci ingoierà. Cosa dice la Kabala, a proposito del 20/02/2020? E se quel giorno non accadesse niente, cosa avverrebbe allora due giorni dopo, il 22/02/2020?

Mi tranquillizzi, Direttore, se ci riesce. Suo (fino ai due giorni 20/02/2002 e 22/02/2002).

Ettore Frangipane


Paradossi e ironia

Avviso ai lettori: pubblico anche il delizioso e riservato post scriptum di Ettore. Eccolo: «Nella risposta potresti rassicurarmi: basterebbe quel giorno non percorrere l’autostrada del Brennero, la A 22». Mi sono fatto un sacco di risate, leggendolo. E non solo perché sono un grande utente dell’A22... Così come ho sorriso sugli altri paradossi elencati con la consueta ironia da Ettore. Sorrido sempre, in verità, quando ci si ferma su date apocalittiche e quando si evocano le cose più strane.

Allo stesso modo, penso che in fondo ci serva aver paura di qualcosa, credendoci e non credendoci, per poi ritrovare fiducia e speranza. Siamo un grumo di scaramanzia e di voglia di fingersi superiori, di pessimismo e di ottimismo. E queste date sono una specie di (divertente, tutto sommato) esame di coscienza (incoscienza?) collettivo.

a.faustini@ladige.it

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