Sgarbi e il “geografo” cattivo consigliere

La lettera al giornale

Sgarbi e il “geografo” cattivo consigliere

Se l’onorevole Sgarbi avesse avuto un buon consigliere, pensiamo per esempio a un geografo, ma dotto, forse avrebbe usato espressioni più ponderate nei confronti del Trentino e dei trentini. Avrebbe dovuto tener conto, per esempio, che Muse e Mart, frutto di anni di lavoro e di impegno economico e culturale dei trentini, sono strutture che hanno fatto conoscere e sviluppare il Trentino e i suoi paesaggi, richiamando turisti e visitatori.

Avrebbe evitato di chiamare “signor Dellai”, come un irrilevante cittadino qualunque, il politico che invece non solo è stato rappresentante per decenni della maggioranza dei trentini, dal 1990 due volte sindaco di Trento, presidente della Provincia autonoma e infine deputato, ma anche colui che ha guidato il Trentino nel suo sviluppo economico.

Non risulta che il signor Sgarbi, per usare lo stesso suo appellativo, abbia fatto per il Trentino qualche cosa anche di solo lontanamente paragonabile. Si vedrà alla fine, ma con dati oggettivi se, al di là dei facili e reiterati proclami, Sgarbi avrà saputo rilanciare la struttura che presiede, dopo altri presidenti certo più sobri e misurati.
Il dottor Sgarbi avrebbe dovuto poi essere adeguatamente informato che il Trentino non è uno schermo televisivo con un pubblico di imbecilli che godono di insulti e di isterie. Per quanto piccolo e poco abitato il Trentino è una terra ancora in prevalenza di gente seria che crede nel lavoro e nell’ impegno civile, come dimostrano il volontariato e l’eccellenza nazionale della protezione civile, per il cui sviluppo il “signor” Dellai ha avuto qualche merito, non proprio irrilevante. Da ultimo un serio geografo dovrebbe informare il dott. Sgarbi che, come terra di montagne, il Trentino è anche terra di capre, il che non equivale a terra di minus habens come lui crede sia quell’animale, visto che appioppa quell’appellativo a tutti coloro che non la pensano come lui.

Il consigliere “geografo”, anche lui già assessore alla cultura come Bisesti, spieghi infine al molto onorevole che il Trentino merita grande rispetto, come le sue persone e i suoi politici e che si attende da Sgarbi certo non apporti paragonabili a quelli di Longhi, di Ragghianti, di Brandi, di Argan, di Zeri, ma un modesto impegno culturale che, se non rilancerà il Mart almeno non lo demolisca.

Lettera firmata


 

Immaginatevi Bisesti e Sgarbi all’altare

Sono sempre di più le persone che si lamentano (eufemismo) per le frasi e, soprattutto, per gli atteggiamenti - diciamo pure in larga misura inaccettabili - di Sgarbi. L’uomo ritiene di potersi permettere di dire qualsiasi cosa. Ma talvolta confonde la libertà d’espressione - che a un parlamentare è garantita in modo assoluto, ma di cui ogni cittadino per fortuna dispone grazie alla Costituzione - con la libertà d’offesa, con la libertà d’insulto, con la libertà di calpestare persone, storie, istituzioni, territori.

Come ho già avuto modo di dire più volte, però, il tema continua a riguardare chi l’ha chiamato a presiedere il Mart, pensando forse che si trasformasse in un agnellino (per ovvie ragioni non parlo di capre). Chi l’ha chiamato mi ricorda quei mariti o quelle mogli che hanno pensato a lungo di poter cambiare i loro partner. In questo caso la storia è sempre finita con un inevitabile divorzio. E con gli amici che sommessamente dicevano: io lo dicevo fin dall’inizio, che non avrebbero dovuto sposarsi. Immaginatevi Bisesti e Sgarbi all’altare.

a.faustini@ladige.it

comments powered by Disqus