Lasciamoci guidare dalla cultura

Lettera al giornale

Lasciamoci guidare dalla cultura

Egregio direttore, dall'opera di Cicerone dovremmo tutti trarne vantaggio e porre le nostre basi per una società per l'amore verso la cultura, per una forte morale. In Cicerone humanitas vuol dire benevolenza verso gli uomini, che comporta il dovere di fare bene agli altri. Humanitas, perciò humanus è l'uomo colto è raffinato che sa vivere civilmente i rapporti con gli altri.

Dobbiamo tener conto delle virtù principali: Sapienza, giustizia, fortezza, temperanza e guardare tutti gli aspetti della condotta della propria vita. Infatti Cicerone dice che applicando un certo ordine a tutto ciò che riguarda la condotta di vita, conserveremo l'onestà e il decoro. Quindi necessità di una cultura ampia e ricca, l'humanitas trova la più alta realizzazione nella vita sociale che realizza sé in relazione con gli altri, dotato di cultura, e migliora le relazioni politiche.

Queste idee potrebbero appartenere al passato ma ci aiutano a capire e a migliorare il futuro. Oggi l'uomo è più impegnato in attività socialmente utili, come il volontariato. L'uomo oggi è valutato in base a quello che fa, qualunque cosa sia, perché da questo impegno si vede quanto una persona tenga alla propria vita e da qui a quella degli altri. Sono d'accordo con Sallustio quando dice che non bisogna farsi guidare dall'istinto ma solo dalla virtù.
Quindi apprezzo negli uomini il loro impegno per migliorare la propria vita, qualità che ti fa essere veramente qualcuno.

Elisa Lavanga


C'è bisogno di profondità e di vera conoscenza

La penso tendenzialmente come lei. Ma devo rivelarle una atroce verità: siamo ormai in pochi (anche se mi piace pensare che sia una minoranza di peso) a pensare che la cultura sia ancora un valore.

La donna colta e raffinata e l'uomo colto e raffinato vengono spesso guardati con sospetto in una società che non mette esattamente la formazione al centro dei proprio pensieri. Non torno sulla questione (che mi è peraltro cara) della scuola che viene messa dopo il calcio e dopo tutto il resto, ma basterebbe rievocare gli ultimi dibattiti aperti da una certa politica contro gli intellettuali - colpevoli evidentemente di sapere pensare, d'avere idee e d'avere anche buona memoria - per capire quanto Cicerone vada poco di moda. Ma l'importante è non demordere.

L'improvvisazione non può sempre vincere, come ha ben dimostrato l'emergenza Covid, situazione straordinaria che ha fatto emergere quanto ci sia bisogno di persone straordinarie, di formazione straordinaria, di capacità straordinarie. E di profondità e di vera conoscenza, a tutti i livelli.

lettere@ladige.it

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