La fine della quarantena raccontata in poesia

La lettera al giornale

La fine della quarantena  raccontata in poesia

La lunga quarantena, senza luci
ci ha resi molto tristi
senza voci,
la fratellanza muta e tante croci,
e la paura trovato ha molti incroci/
Coraggio e vita attiva,
che avevamo
cerchiam di ritrovar; ma
ci accorgiamo:/ ci domina la paura
ed il coraggio/ ora non trova più il suo passaggio.
Limitato l'uso
all'esterno, di sicuro/ di mascherina e guanti detto in coro:/ ma la
paura e l'obbligo ci opprime/ e senza coraggio non troviam le rime./
Non torneremo più alla nostra vita,/ la paura ci domina ed è prestabilita.

Cirino Pappalardo


 La necessità di trovare un giorno per ricordare

Forse è vero: non troviamo le rime per scrivere una nuova poesia della vita. Ma le ritroveremo. La paura non vincerà. Restano però le croci.
Resta il dolore. Resta la necessità di trovare un giorno per ricordare, insieme, tutte le persone che abbiamo perso: un pezzo fondamentale di un'intera generazione, un pezzo unico della nostra memoria.

lettere@ladige.it

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