Sul treno non è rispettato il distanziamento sociale

La denuncia del lettore

Caro direttore,
da un po' di tempo ho ripreso i miei spostamenti tra Trento e Milano, la città dove lavoro. Uso di norma il treno. La prima volta, due settimane fa, tutto regolare. Treni regionali poco affollati (avevo cercato orari appositi) e poi i Frecciarossa con i posti alternati come da regolamento. Il giorno 6 ottobre, invece, prendo il treno da Trento per Verona delle 13.10 e... tutti seduti a 30 centimetri di distanza, ovvero tutti i posti pieni, molti in piedi fitti fitti a parlare, alcuni persino con le mascherine abbassate, nessuno che controllasse o dicesse alcunché. Da Verona a Milano, sul treno più costoso, di nuovo la regola del «posto non utilizzabile per garantire il distanziamento sociale». Ma non è assurdo? Rischio di infettarmi di Covid nella mia regione - non per la movida, ma in treno! - e poi procedo sicuro verso la Lombardia?


Massimo Martignoni


È assurdo...

Confermo: è assurdo. E spero che la pubblicazione di questa sua lettera induca chi di dovere ad intervenire.

lettere@ladige.it

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