Violenza e linguaggio, ecco il “feltribalismo”

Vittorio Feltri ed il suo articolo intriso di razzismo e maschilismo: ce ne parla una nostra lettrice, il Direttore risponde.

Violenza e linguaggio, ecco il “feltribalismo”

Caro direttore, bisognerebbe introdurre un neologismo nella lingua italiana per rappresentare il modo di comportarsi e di esprimersi di coloro che diffondono e accettano narrazioni ostili per avvalorare la propria identità e giustificare la difesa di maschilismo, razzismo, populismo: il “feltribalismo”.

Roberta Corradini


 

Lo conosco, ne sarebbe felice

Ironia insieme arguta e feroce, la sua. Ma comprensibile e persino giustificata dopo le ultime uscite di Vittorio Feltri (che in casi di violenza tende sempre a schierarsi dalla parte dei carnefici, condannando le vittime con parole e titoli infelici). Conoscendolo e sapendo quanto lui ami provocare (molto del suo successo è legato a questa sua innata capacità, al suo parlare alla pancia, per non dire all’intestino, di alcuni), non mi riesce difficile vederlo gongolare all’idea che vi sia un neologismo a lui dedicato.

lettere@ladige.it

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