Bene Luna Rossa, ma la vela è un'altra cosa

Egregio Direttore, chi ha visto recentemente in tv alcune immagini della finale di vela di Prada Cup che ha visto prevalere l'italiana Luna Rossa sulla britannica del Team Ineos dovrà ricredersi sull'idea della disciplina sportiva della vela. Imbarcazioni che ormai non toccano più l' acqua, strambate inesistenti, spinnaker non più usato, ma è ancora vela questa? Se va avanti così sarà necessario modificare i manuali e le guide per i velisti e le scuole vela dovrebbero cambiare integralmente il metodo di insegnamento. E i velisti a bordo di queste barche - mi chiedo se si possono ancora chiamare così visto che volano - si rassegneranno ad indossare il paracadute al posto del salvagente?

Kurt Pancheri


 

Salve tradizione, evoluzione e sogno

Da una parte è vero: siamo quasi nella "fantavela". Le barche volano, decollano, quasi non sfiorano l'acqua. Dall'altra però siamo di fronte ad un mix fatto di evoluzione, di tecnologia (molto italiana, piace ricordarlo), di ricerca, anche di meraviglia, di genio, di fantasia.

E queste gare sono il palcoscenico perfetto non solo per immaginare il futuro, ma anche per rappresentarlo, per farcelo vivere. E solo grandi velisti possono diventare anche "volisti". In fondo chi ama l'auto e gli sport dei motori sa di non poter girare per strada con una formula uno. Nella vela o in altri sport il discorso non cambia.

Dunque la tradizione è salva, ma anche l'evoluzione, anche il sogno.

Non a caso in molti hanno (abbiamo) sfidato il sonno per vedere queste gare fra quelle che a questo punto possiamo definire astronavi dell'acqua.

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