«Biglietto prego», e tirano fuori il machete aggredendo il capotreno

Sono ancora in Questura, a Milano, a disposizione degli investigatori, i due sudamericani bloccati ieri dagli agenti delle Volanti nelle fasi successive alla brutale aggressione a colpi di machete di un capotreno e di un ferroviere intervenuto per aiutarlo, avvenuta ieri sera su un treno proveniente dal sito di Expo, lungo il passante ferroviario di Villapizzone (Milano).

Ufficialmente i due - che farebbero parte di gang di latinos - sono stati 'fermati per identificazione' cioè solo controllati. Al momento non è ancora chiaro se siano sospettati di qualcosa. Di certo sono stati sentiti a lungo dalla polizia, che è anche in attesa di ricevere i filmati dell'impianto di videosorveglianza del vettore ferroviario. La visione delle immagini potrebbe aiutare molto gli investigatori della Squadra Mobile, a cui, fanno sapere in via Fatebenefratelli, sono state affidate le indagini. Al momento del controllo presentavano alcune macchie di sangue sui vestititi, dai quali ora verrà estratto del dna.

L'aggressione sarebbe avvenuta a bordo del treno perché i sudamericani si sono rifiutati di mostrare il biglietto al capotreno. Il ferroviere colpito al braccio, secondo alcuni amici che per tutta la notte hanno seguito lo sviluppo della situazione, dopo una lunga operazione potrebbe non perdere più l'arto, che gli è stato riattaccato. L'uomo, che ha circa 30 anni, è stato sottoposto a un'operazione chirurgica all'ospedale di Niguarda.

"Si e' trattata di una lesione molto grave ma il braccio per il momento è salvo", affermano all'ANSA fonti dell'ospedale di Niguarda. L'uomo, che ha riportato la sub-amputazione del braccio sinistro, è stato sottoposto ad un intervento di otto ore con numerosi chirurghi specialisti. "Si è cercato di preservare la funzionalità dell'arto ma solo nei prossimi giorni si potrà sciogliere la prognosi se tutto è andato a buon fine".

L'altro ferroviere di 31 anni, che era libero dal servizio, è stato colpito alla testa intervenendo in soccorso del collega.

L'assessore alla Mobilità della Regione Lombardia Alessandro Sorte (FI) ha chiesto militari in tutte le stazioni e forze dell'ordine sui treni pronte a sparare. "Il livello di insicurezza è troppo alto", ha affermato Sorte in una nota, e per questo "vogliamo il presidio dei militari in tutte le stazioni e sui treni Forze dell'Ordine armate, formate e pronte anche a sparare".

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