Elezioni: le liste in campo Futura, per fermare la destra

Una lista che vuole riportare i delusi del centosinistra alle urne, per cercare di fermare il leghismo e la destra che rischia di affermarsi anche in Trentino. E che, secondo Futura2018, rappresenta una minaccia alla storia dell’Autonomia come si è sviluppata dal dopoguerra a oggi.

Il movimento capeggiato da Paolo Ghezzi, noto giornalista trentino, ha unito forze come i Verdi, Articolo 1-Mdp, Primavera Trentina, Insieme Trento e i «Resistenti». «Sì resistenza contro chi vuole mettere in discussione i diritti basilari della Costituzione e di un vivere più civile» spiega Ghezzi sulla pagina web della lista. Che, spiega non vuole presentarsi come iu «più bravi» né «nuovi né vecchi».

Si tratta di una lista che vuole riproporre «temi tutt’altro che antichi: onestà, giustizia, equità, rispetto e convivenza». E farlo con «un linguaggio diverso. Abbiamo storie diverse e diverse sensibilità che solo lavorando assieme possono diventare una forza. Facciamo spazio al bisogno di partecipare alla vita pubblica senza più subirla. Ci battiamo perché la partecipazione non sia più una parola vuota ma la priorità ed il collante di un programma».

I cinque aspetti principali del programma sono presto detti: «Stare bene assieme. Una vita di qualità per tutti/e. Martin Luther King definiva così l’obiettivo di ogni azione politica: costruire “un mondo in cui uomini e donne possano vivere insieme”. Fare bene assieme: partecipazione, il nostro stile di fare politica. Crediamo che l’autonomia della nostra Provincia possa sopravvivere soltanto se i cittadini partecipano attivamente, con i loro saperi, alla vita pubblica».

Sull’ambiente si vuole «mettere al centro dell’azione politica le misure per i cambiamenti climatici, l’acqua e gli altri beni comuni inalienabili, il sostegno a tutte le forme di green economy, la riconversione di luoghi di lavoro inquinanti e nocivi alla salute delle persone e dell’ambiente. Difendere gli ecosistemi e la biodiversità: foreste, fauna e grandi carnivori» come orsi e lupi.

Sull’Autonomia Futura2018 dice «basta con la logica dell’uomo solo al comando. Il nostro stile è radicalmente diverso: più collegialità e più politica. Oggi troppo potere è concentrato nelle mani della giunta provinciale». Inoltre, «ci vuole più Regione Trentino Alto Adige e più Euregio, per un’autonomia aperta e davvero europea».

Sull’istruzione la lista propone di ripensare e progettare «una scuola di qualità: inclusiva, partecipata, sperimentale. Rimettere la scuola e i docenti al centro della sperimentazione scolastica. Inclusione per valorizzare diversità e partecipazione. Lotta alla dispersione. Investire sulle scuole dell’infanzia, rilanciare educazione motoria e sport, la centralità della musica, l’interculturalità come metodo». E chiede di raccordare meglio «università e ricerca» «con una domanda di lavoro intelligente e qualificato».

Per il lavoro, Futura 2018 propone «un grande piano per il lavoro qualificato delle giovani generazioni». Si vuole poi «l’accoglienza dignitosa dei richiedenti asilo va di pari passo con la difesa dell’agibilità degli spazi pubblici per tutti, soprattutto bambini e anziani: le piazze e le strade devono essere luoghi di convivenza serena». E si promette «battaglia quotidiana per le pari opportunità, non solo di genere» conclude Futura2018.

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