Il centrodestra non molla «Patt, sai dove trovarci»

di Nicola Marchesoni

Per il centrodestra con il Patt non è ancora tutto perduto. E, in prospettiva amministrative, ritiene che si possa ancora arrivare ad un accordo con le Stelle alpine. Nonostante la chiusura, netta, del segretario autonomista.
«Non abbiamo niente a che vedere - continua a dire Simone Marchiori - né con il salvinismo né con chi si astiene nella votazione per dare vita alla commissione Segre. Siamo altro.  Lavoriamo per costruire un’area di centro forte».

Per la Coalizione popolare e autonomista del Cambiamento (formato da Lega, FdI, Forza Italia, Udc, Autonomisti Popolari, La Civica, Agire, Civica Trentina, Progetto trentino e Associazione Fassa) che si è riunita ieri, la possibilità che nel Patt la frattura esistente tra chi sponsorizza un’alleanza con lo schieramento guidato dalla Lega e chi invece non la vuole si ampli a tal punto da spaccare in due quel partito è infatti concreta. E non viene nemmeno escluso che il Patt alla fine, nonostante le parole di Marchiori, decida in extremis di andare con il centrodestra.
Durante il confronto, andato avanti per tre ore, si è iniziato a parlare di possibili candidati a primo cittadino di Trento. Una decina quelli esaminati. Nel borsino del toto-sindaco perde quota il nome di Lorenzo Eccher. Non ci sarebbe più quello di Laura Strada. Continua, nonostante la sua recente nomina a presidente del Centro Santa Chiara e l’avversione - politicamente parlando - di una larga parte della Lega a circolare l’ipotesi Sergio Divina. E negli ultimi giorni qualcuno, nel centrodestra, ritiene che la persona giusta su cui puntare per vincere le elezioni sia l’imprenditore Elio Pisoni.

Mirko Bisesti si è tirato fuori da tempo. «Ho già annunciato - ci ha dichiarato alla fine del vertice - che intendo portare avanti il mio ruolo da assessore provinciale e da segretario della Lega». E ha aggiunto: «L’incontro di oggi (ieri, ndr) è stato positivo. La nostra è una coalizione forte. Siamo al lavoro per trovare le figure giuste per ricoprire l’incarico di sindaco di Trento, Rovereto, Riva e delle altre realtà dove si tengono le amministrative. Non c’è fretta».

Il numero uno del Carroccio trentino si è poi soffermato sul capitolo Patt: «Cosa ne penso delle parole di Marchiori? Sul territorio incontro molti iscritti a quella forza che vorrebbero che trovassimo un accordo con le Stelle Alpine. Non dipende da noi. Gli autonomisti sanno dove trovarci. Il Patt deve però smetterla di porre pregiudiziali su Matteo Salvini. Il nostro leader è il riferimento della Lega e in campagna elettorale sarà qui con noi».

All’incontro era presente anche Claudio Cia (Agire): «Stiamo crescendo bene. Ora si tratta di stilare un programma di lavoro serio, concreto e presentarlo bene agli elettori. Penso che entro la fine dell’anno il centrodestra deciderà quale sarà il suo candidato a sindaco di Trento. Non dobbiamo sbagliare. Servono scelte condivise. Dall’altra parte vedo un Pd in difficoltà. Futura sta spostando l’asse dell’area di riferimento dei dem a sinistra».

Il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi guarda alle votazioni primaverili con estrema fiducia: «Da qui in avanti la nostra coalizione non potrà che diventare più forte. Il Patt? Capisco Marchiori, è giovane e deve gestire un partito diviso. Anche senza Rossi e compagni abbiamo le carte in regola per andare alla guida delle principali amministrazioni comunali trentine».

Assente per motivi di lavoro Maurizio Perego, a rappresentare Forza Italia ieri c’era la senatrice Elena Testor. «Abbiamo discusso di tante cose - ha commentato la parlamentare - e c’è una grande sintonia. La consapevolezza che possiamo vincere solo se operiamo in modo sinergico, senza contrapposizioni. Ci riaggiorneremo a breve, ma i contatti tra i vari leader del centrodestra sono costanti».

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