La giunta affossa il CLIL: lingue straniere a scuola, largo alle "autonome iniziative"

La giunta Fugatti ha deciso: il CLIL (studio delle materie scolastiche in lingua straniera) introdotto dalla giunta Rossi con inglese e tedesco, è morto. Le sperimentazioni in atto potranno continuare, ma saranno gradatamente sostituite da «iniziative autonome» delle singole scuole, che potranno comprendere anche soggiorni linguistici. Ma non lezioni frontali.

Scrive la Provincia: «Novità e alcuni chiarimenti per quanto riguarda il potenziamento della lingua tedesca ed inglese e la regolamentazione del tempo scuola, in vista della definizione dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche per il prossimo anno 2020/2021: le direttive deliberate recentemente in attuazione dell’art. 56 bis della legge 5/2006, apportano alcune modifiche al precedente Piano Trentino Trilingue, confermando l’importanza del potenziamento delle lingue tedesca ed inglese nelle scuole trentine e valorizzando al contempo l’autonomia scolastica, didattica ed organizzativa, degli organi collegiali di istituto».
Quindi? «Non solo CLIL: in tutti i gradi di scuola il potenziamento linguistico potrà essere attuato anche mediante altre metodologie didattiche. Numeroso il ventaglio di attività che le scuole potranno pianificare, quali, a titolo di esempio, moduli di utilizzo della lingua in diversi situazioni e contesti, progetti interdisciplinari, eventi linguistici e culturali, settimane linguistiche, gemellaggi, scambi fra studenti, laboratori didattici anche in collaborazione con realtà territoriali museali e culturali, moduli per preparazione alle certificazioni. Su richiesta delle istituzioni scolastiche, la Provincia intende comunque garantire la prosecuzione dei positivi percorsi CLIL già intrapresi.
Per quanto riguarda l’articolazione del tempo scuola l’indicazione dell’amministrazione è che, se la scuola riceve un numero minimo di richieste che permettano di formare almeno una classe sui 6 giorni e se non sussistono problematiche logistico-organizzative, è possibile garantire tale scelta, fermo restando le decisioni assunte dagli organi collegiali di istituto.

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Entrando nel dettaglio del potenziamento dell’inglese e del tedesco, per la scuola primaria e secondaria di primo grado, le ore di potenziamento devono essere almeno 3 in settimana per ciascuna classe: un monte ore che potrà essere garantito anche utilizzando le ore opzionali facoltative. Per la scuola secondaria di secondo grado le ore di potenziamento linguistico sono 60 per ogni anno di corso; nel quinto anno l’attività didattica va realizzata in CLIL per il 50% dell’orario annuale di una o più discipline non linguistiche, fermo restando il limite di 60 ore annue» dice il comunicato.

Al vetriolo il commento via Twitter dell'ex presidente Ugo Rossi, che sul trilinguismo aveva puntato forte: «Insegneranno il dialetto veneto...».

 

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