Trento e Bolzano, una Regione ma due ordinanze diverse: Fugatti e Kompatscher divisi

Una regione, un milione di abitanti, due Province autonome e due ordinanze. Le Province di Trento e Bolzano, che formano assieme la Regione Trentino Alto Adige, imboccano due strade diverse che dovrebbero portare alla fase 2. Ci sono infatti delle differenza tra le due ordinanze, firmate lunedì sera dal governatore altoatesino Arno Kompatscher e dal suo omologo trentino Maurizio Fugatti. E tutta Italia ci guarda, domandandosi il perché

I trentini trovano, infatti, le librerie ancora chiuse, mentre stanno riaprendo i cantieri all’aria aperta. I cugini sudtirolesi possono invece comprare libri, spostarsi a piedi all’interno del proprio territorio comunale e possono, addirittura, finalmente rivedere i compagni e i figli minorenni che vivono in un altro Comune altoatesino.

Kompatscher ha parlato di un «piccolo passo» verso la ripartenza, che però non significa un «liberi tutti». L’ordinanza chiarisce che è consentito lo spostamento dalla propria abitazione a piedi, se vengono comunque rispettate le norme di distanziamento sociale - almeno tre metri fra le persone - e se si indossa la mascherina, per evitare così ogni eventuale possibilità di contagio in caso di incontro con altre persone. I sindaci possono tuttavia scegliere di adottare norme diverse e, se necessario, più restrittive, in ragione della maggiore densità abitativa o dei dati relativi all’evolversi dell’epidemia. Il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, ha subito messo in chiaro che non si potrà passeggiare da una parte all’altra del capoluogo altoatesino. In molte strade il distanziometro di 3 metri sarebbe infatti di difficile applicazione. L’ordinanza comunale porta comunque da 200 a 400 metri la distanza massima dalla propria abitazione. L’ordinanza Kompatscher consente anche contatti all’interno del nucleo familiare (con figli minorenni) in senso stretto in tutto l’Alto Adige. Per quanto riguarda invece le imprese con codice Ateco è caduta la limitazione di 5 dipendenti fin qui in vigore.

L’ordinanza del governatore trentino Fugatti pone invece altri accenti: restano chiusi i negozi per l’infanzia e le librerie, mentre potranno riprendere le attività produttive all’aperto nel rispetto di una serie di obblighi, così anche i cantieri stradali. Sui luoghi di lavoro vanno però garantiti il termoscan, le mascherine e le distanze minime. Inoltre, il lavoratore deve comunicare appena lui oppure una persona convivente lamenta sintomi influenzali. Chi ha una temperatura oltre 37,5 deve restare a casa. Nelle aziende diventa obbligatoria la figura del referente per il coronavirus. Al coperto, in officina oppure in un cantiere edile, si può invece lavorare sempre solo una persona alla volta.

Gli approcci saranno anche diversi tra Brennero e Ala, l’obiettivo è comunque sempre lo stesso, ovvero lasciarsi alle spalle il prima possibile l’emergenza Covid. Ma alla domanda "Come mai Trento e Bolzano, due province della stessa Regione, hanno comportamenti diversi?" Maurizio Fugatti ieri ha risposto con una frase che non spiega niente: «Siamo due province - Trento e Bolzano - e una regione... Con Kompatscher abbiamo fatto anche oggi una videoconferenza in ambito Euregio anche con il governatore Plattner; il confronto c’è, ma ci sono sensibilità diverse legate alle scelte del territorio. Non c’è divisione dei territori, ma scelte». 

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