Zannini: votato in gennaio e mai attuato il registro parallelo per dare la residenza ai richiedenti asilo nel comune di Trento

«Alla fine di gennaio in consiglio comunale è passata a maggioranza una mozione, presentata dal gruppo consigliare che io rappresento, l'Altra Trento a Sinistra, per l'istituzione di un registro parallelo per la residenza dei richiedenti asilo. Ma da allora non si è poi attuato nulla».

lo denuncia il consigliere comunale Jacopo Zannini.

«Dall'approvazine dei decreti (in)sicurezza salviniani - prosegue - anche nella nostra città i richiedenti asilo sono invisibili e gli vengono negati dei diritti costituzionali. Ho atteso qualche mese per via della pandemia, un'emergenza sanitaria enorme, ma essendo passati sei mesi mi chiedo cosa aspetta il Comune a adempiere a un atto approvato dal Consiglio. Questa amministrazione che spesso si dice  attenta agli ultimi ha ignorato fino ad oggi un atto votato a maggioranza dal consiglio comunale.

Il registro è un primo passo per rendere più visibili degli esseri umani  che hanno i nostri stessi diritti. Sono sconcertato da questa lentezza che è poco rispettosa per chi come me ha presentato la mozione ma anche per tutti i richiedenti asilo che vivono nel nostro capoluogo. Sollecito l' Assessore Chiara Maule responsabile degli uffici dell'anagrafe a far partire al più presto il registro parallelo, la serietà di un'amministrazione si vede dalla capacità di mettere in atto cio che il Consiglio approva».

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