Dirigenti provinciali: De Col "pigliatutto", da Vaia agli orsi dalle alluvioni alla Valdastico

di Domenico Sartori

Alla luce della riorganizzazione della "macchina" decisa dalla giunta Fugatti nell'ultima seduta, si coglie il senso della dichiarazione fatta pochi giorni prima dal vicepresidente Mario Tonina alla prima commissione del Consiglio provinciale. La questione è quella della sottrazione di competenze al dirigente Romano Masè in materia di foreste e fauna, per passarle all'ingegner Raffaele De Col .

Di fronte alla critiche di più di un consigliere di minoranza, da Ugo Rossi a Paolo Ghezzi , da Alex Marini a Giorgio Tonini («scelta illogica», «non se capisce la ratio»), Tonina ha ricordato due cose: che le dimissioni date da Masè all'indomani dell'ennesima fuga dell'orso M49, «sono state respinte dalla giunta» e che, ecco il punto, «c'è un impegno del governo provinciale per una riassegnazione delle deleghe per ambedue i dirigenti generali interessati».

Intanto, però, in attesa di questa riassegnazione, la giunta Fugatti ha confermato la scelta fatta, modificando la struttura organizzativa deliberata il 21 febbraio scorso: «Alla luce delle comunicazioni pervenute dalla Giunta provinciale da parte del dottor Romano Masè e sulla scorta delle decisioni assunte dall'organo esecutivo in data 2 settembre 2020 si propone di allocare le competenze del Dipartimento agricoltura foreste e difesa del suolo ascrivibili al comparto forestale (in materia di foreste e fauna, foreste demaniali e sistemazione dei bacini montani) nel Dipartimento protezione civile». Che quindi è ribatezzato "Dipartimento protezione civile, foreste e fauna". La riorganizzazione è operativa dal 21 settembre 2020. Ora, quindi, De Col si occupa ufficialmente anche di orsi e lupi.

La delibera di giunta elenca le competenze del dirigente "pigliatutto": cura le attività di antincendi e protezione civile, anche in rapporto con lo Stato; coordina le opere di prevenzione per calamità pubbliche; gestisce il demanio idrico e la sistemazione idraulico-forestale dei versanti e di corsi d'acqua di competenza provinciale. E, poi, le competenze in materia di foreste, demanio forestale e corpo forestale, vigilanza forestale e agricola, fauna selvatica ed ittica, le attività urgenti di ricostruzione derivanti da eventi calamitosi e quelle urgenti di ricostruzione derivanti da eventi straordinari (Vaia e non solo).

De Col si occuperà anche di alluvioni, difesa del suolo, studi e rilievi di carattere geologico, di metereologia e climatologia, dello sviluppo, la manutenzione evolutiva e la gestione delle reti di telecomunicazione, della realizzazione di grandi opere individuate dalla Giunta, dell'ammissione a finanziamento di opere e interventi di competenza della Provincia e degli enti locali conseguenti a eventi calamitosi, delle attività per la realizzazione degli interventi ferroviari e delle opere connessi alla linea ferroviaria del Brennero e alle opere del corridoio europeo Ten-T, degli «interventi infrastrutturali connessi con la concessione A22 e la concessione con la A4».

Tradotto: De Col è responsabile pure della realizzazione del prolungamento della Valdastico nord.
Tra le grandi opere c'è il Not, il nuovo ospedale. Inoltre, Fugatti gli ha dato fiducia piazzandolo nel cda di Autobrennero e nel comitato di sorveglianza della Società del Tunnel del Brennero. Al "povero" Masè restano la vigilanza agricola, l'agricoltura, l'apicoltura, l'agriturismo, il patrimonio zootecnico ed ittico, i servizi antigrandine, poco altro. In attesa dell'annunciata "riassegnazione" delle deleghe comunicata da Tonina.

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