«Compagni di cordata», disabili in parete con la Uisp

Dieci regioni italiani e due province dolomitiche, Trento e Belluno, coinvolte: è il progetto della Uisp (Unione italiana sport per tutti) «Compagni di cordata» che è stato avviato nel 2014 e prosegue quest'anno e vivrà un primo momento di verifica e di confronto pubblico il prossimo 2 maggio nell'ambito del Filmfestival della montagna.

di Zenone Sovilla

Dieci regioni italiani e due province dolomitiche, Trento e Belluno, coinvolte: è il progetto della Uisp (Unione italiana sport per tutti) «Compagni di cordata» che è stato avviato nel 2014 e prosegue quest'anno e vivrà un primo momento di verifica e di confronto pubblico il prossimo 2 maggio nell'ambito del Filmfestival della montagna.

La montagna diventa così palestra di incontro, di crescita individuale e collettiva, in un contesto che ha l'obiettivo di fondo, come spiega la Uisp «di favorire l'inclusione sociale dei disabili e l'integrazione con i normodotati promuovendo un percorso incentrato su pratiche sportive da svolgere sulla neve».

Nei giorni scorsi il gruppo di ragazzi che partecipa all'iniziativa in Trentino è stato nella zona del rifugio Erterle, in località Cinquevalli (Roncegno), per svolgere una serie di attività sulla neve, fra ciaspole, gommoni per scivolare e passeggiate alla scoperta delel caratteristiche botaniche dell'area. Erterle è un «rifugio sociale», promosso dall’Associazione montagna solidale di Trento: «Crediamo nella grande valenza sociale che la montagna ha nei confronti di tutti, ancor più per le persone che vivono una situazione di fragilità», si legge nel sito della struttura.

Senso e contenuti di «Compagni di cordata» sono illustrati in questa videointervista dalla responsabile del progetto, Maria Chiara Pavesi, studentessa che si occupa anche a livello accademico di tematiche riguardanti la montagna, nonché responsabile della commissione alpinismo giovanile della sezione Sat di Trento.

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