Ambiente, stamattina giovani in piazza a Trento: appello per la «giustizia climatica»

Prima in piazza Fiera, poi al parco Santa Chiara: stamattina la manifestazione e l'assemblea aperta (nella foto) dei giovani di Fridays for Future Trento, sotto l'insegna Rise Up 4 Climate Justice, che hanno ripreso la mobilitazione, anche in epoca covid e indossando le mascherine. Obiettivo: favorire politiche che contrastino l'inquinamento, il cambiamento climatico e più in generale la crisi ecologica e le diseguaglianze economiche.

«Ci siamo spostati al parco Santa Chiara per un'assemblea pubblica, dove parleremo di Rise Up 4 Climate Justice, la nuova rete per la giustizia climatica e sociale», spiegavano poco fa i promotori dell'iniziativa.

«La crisi climatica in corso influenzerà il nostro futuro, e la pandemia da Covid-19 ne è un esempio. Finché non smetteremo di sfruttare e devastare la Terra, pandemie e disastri ecologici accompagneranno la nostra esistenza. È arrivato il momento di dire basta ad un sistema capitalista distruttivo e di ribellarci. Rise Up significa insorgere. Insorgiamo per salvare il nostro futuro. Insorgiamo per la giustizia climatica», aggiungono.

Si tratta della sesta giornata di lotta e mobilitazione caratterizzata dalla presenza di una nuova realtà: Rise Up 4 Climate Justice, movimento di respiro internazionale nato al Venice Climate Meeting, che si è svolto il 12 settembre al centro sociale Rivolta di Porto Marghera, in conclusione della seconda edizione del Venice Climate Camp.

L'appuntamento odierno è organizzato da Fridays For Future Trento, Coordinamento studenti medi Trento-Rovereto, collettivo formato da studentesse e studenti di tutte le scuole di Trento, e centro sociale Bruno.

La proposta del Meeting, al quale hanno partecipato realtà politiche di lotta ambientale provenienti da tutta Europa, è stata quella di sollevarsi all'insegna dello slogan «Rise Up 4 Climate Justice», ponendo le basi per la costruzione di un nuovo spazio politico radicale con al centro la questione ambientale e iniziare così un percorso basato sulla giustizia sociale e climatica in chiave anticapitalistica.

Durante il Climate Camp, anche attiviste e attivisti di Fridays For Future Trento hanno occupato fisicamente la raffineria Eni di Marghera, una delle aziende più gravemente responsabili della crisi climatica: «Con questa azione abbiamo sancito la nascita di questa nuova piattaforma politica, e l'intento di adottare forme di lotta radicale per la giustizia climatica. È stato il sistema capitalista a causare la pandemia di Covid-19 attraverso lo sfruttamento dei territori, la deforestazione, gli allevamenti intensivi. Abbiamo avuto modo di verificare i limiti del capitalismo, che ora con la scusa di una ripartenza economica vuole tornare a sfruttare e deturpare corpi e territori ancora più di prima. Abbiamo visto emergere tutte le problematiche contro cui ci battiamo da sempre anche rispetto alla scuola; il classismo della didattica a distanza, la scuola come fabbrica di automi costruiti per contribuire al sistema capitalista, e non come luogo di formazione e di pensiero critico». È evidente per i Fridays la necessità di un cambio radicale e la volontà «che le nostre piazze siano attraversate dal maggior numero possibile di lotte anticapitaliste. Per questo decidiamo di lanciare lo sciopero del 9 come Rise Up 4 Climate Justice, una piattaforma che racchiude al suo interno un gran numero di movimenti per la giustizia climatica e sociale».

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