Sostenibilità: l'Italia peggiora i suoi risultati sugli obiettivi 2030

 La crisi rende più difficile il cammino verso la sostenibilità. L'Italia non ha rispettato gran parte degli impegni al 2020 dell'Agenda 2030 e la crisi incide negativamente su 9 obiettivi su 17: Peggiorano povertà, alimentazione, salute, istruzione, parità di genere, occupazione, innovazione, disuguaglianze, partnership, mentre migliorano i dati relativi all'economia circolare, la qualità dell'aria e i reati.
    E' quanto emerge dal rapporto 2020 "L'Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile" dell'Asvis, presentato oggi durante l'evento conclusivo del Festival dello sviluppo sostenibile al Ministero degli Esteri. Secondo il Rapporto i dati provvisori disponibili per il 2020 mostrano un arretramento per nove Obiettivi (1, 2, 3, 4, 5, 8, 9, 10, 17), un miglioramento per tre (12, 13,16), mentre per i cinque rimanenti non è stato possibile valutare l'effetto della crisi.
    Anche rispetto ai 21 Target che avrebbero dovuto essere raggiunti entro il 2020 - spiega una nota - la situazione appare "del tutto insoddisfacente": in dodici casi, infatti, il nostro Paese appare lontano dai valori di riferimento, dalla riduzione delle vittime di incidenti stradali al numero di giovani che non studiano e non lavorano (NEET), dalla definizione da parte delle città di piani per la gestione dei disastri naturali alla difesa della biodiversità.
    "Il programma politico della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen a favore dello sviluppo sostenibile - sottolinea il Presidente dell'ASviS Pierluigi Stefanini - è stato confermato e anzi rafforzato dopo la crisi scatenata dal COVID-19. La scelta di orientare il Next Generation EU alla transizione ecologica, alla transizione digitale e alla lotta alle disuguaglianze e allo stimolo della resilienza economica e sociale è unica nel panorama mondiale e va esattamente nella direzione auspicata dall'ASviS in occasione del Festival dello scorso anno". 

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