Sci di fondo, ciaspole, trekking Le attività "solitarie" nei boschi che non sono vietate da Roma

Preso atto delle numerose chiusure disposte dal governo centrale, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato una nuova ordinanza, la numero 59, in cui si scrive che «è consentito lo svolgimento degli sport invernali, purché in forma individuale e nel rispetto degli eventuali protocolli di settore». Insomma ok a fondo, ciaspole e sci alpinismo purché si evitino assembramenti e si rispettino le norme sanitarie.

Queste attività, infatti, non rientrano nei divieti disposti da Roma con il nuovo dpcm del premier Conte che, abbinato al decreto che impedisce di spostarsi fra regioni (dal 21 dicembre al 6 gennaio) e pure fra comuni (a Natale, Santo Stefano e Capodanno), ha stabilito fra l'altro la chiusura totale degli impianti di risalita nelle località turistiche invernali.

Per quanto riguarda la mascherina: «sul territorio provinciale si applica quanto disposto dall'articolo 1, comma 1 del Dpcm 3 dicembre 2020, secondo cui è fatto obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all'aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anticontagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande, e con esclusione dei predetti obblighi».

«Non sono previste limitazioni per lo sci da fondo. Si tratta probabilmente dello sport individuale all'aperto per eccellenza, con distanziamento e senza rischio assembramenti», ha precisato a sua volta il governatore altoatesino. Arno Kompatscher.

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