Scrofe in gabbia per produrre prosciutti Dop

Nuove immagini di una video investigazione realizzata da Animal Equality in un allevamento del nord Italia mostrano “ancora una volta le condizioni crudeli in cui sono allevate le scrofe in gabbia. Qui nascono i suinetti le cui cosce diventeranno prodotti eccellenti del Made in Italy”. Le associazioni invitano quindi a firmare l’Iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age” per mettere fine anche a questo maltrattamento.

Le immagini, lanciate oggi dalle associazioni animaliste Animal Aid, Animal Equality, Ciwf, Enpa, Lav e Terranuova riunite nella coalizione “End the cage age” (”mettiamo fine all’era delle gabbie”) mostrano “centinaia di scrofe costrette a vivere in gabbie che fasciano completamente il loro corpo, immerse in sporcizia, insetti e cadaveri abbandonati di suinetti”.

In Italia, spiegano le associazioni in una nota, “sono più di 500.000 le scrofe che vivono metà della loro vita in gabbie metalliche, che impediscono i movimenti più elementari e che le costringono a non potersi prendere adeguatamente cura dei propri piccoli”. Il 90% dei suini nati in Italia, “ovvero nati da scrofe tenute per la stragrande maggioranza in gabbia - dicono le associazioni - finisce nelle filiere del Dop”.

In natura, spiega la coalizione, “le scrofe costruirebbero un nido per i maialini e si prenderebbero cura dei piccoli, con cui creano un legame molto forte. Tutto questo nel sistema delle gabbie - che in Italia riguarda il 75% delle scrofe allevate in gabbie da gestazione e il 94% nelle gabbie di allattamento - è costantemente negato”.

Questo sistema potrebbe facilmente essere superato, “come dimostrano quei paesi dove le gabbie per le scrofe sono una percentuale limitata o paesi come la Svezia, dove sono state vietate del tutto, e il Regno Unito, che ha abolito le gabbie di gestazione. Per questo chiediamo ai cittadini italiani di firmare l’Iniziativa europea contro le gabbie, per mettere fine a questo sistema di allevamento, crudele e non necessario”

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