Genova: morto il cucciolo di orca ma la mamma non vuole abbandonarlo

E' morto il cucciolo di orca nel branco di cinque esemplari che da alcuni giorni stazionano nell'area del porto container di Genova Voltri. Lo hanno constatato, nonostante le condizioni marine non abbiano permesso un'osservazione ottimale, gli esperti di Acquario di Genova e Istituto Tethys, insieme ad alcuni osservatori di Whalewatch Genova Golfo Paradiso, che ieri mattina grazie alla collaborazione della Guardia Costiera, hanno effettuato un nuovo sopralluogo presso l'area.

In particolare si nota nel cucciolo, spiegano, l'assenza di soffio visibile dallo sfiatatoio. La madre potrebbe tentare di tenerlo in superficie per garantirne la respirazione come fanno normalmente nel caso in cui il piccolo abbia difficoltà a raggiungere la superficie per respirare. In alcuni casi questo comportamento di assistenza può durare diversi giorni oltre la morte del piccolo, spiegano gli esperti, chiarendo che non è possibile alcun soccorso.

Ora ad avvalorare la tesi degli studiosi che il cucciolo di orca sia morto c'è anche una foto aerea scattata dalla Guardia Costiera.

Da una settimana un gruppo di questi mammiferi, quattro adulti e un cucciolo, staziona all'imboccatura del porto di Genova Voltri. Dopo l'iniziale sorpresa e la curiosità, gli studiosi hanno accertato che il gruppo stazionava in quello specchio di mare per aiutare una femmina il cui cucciolo era in difficoltà.

Gli esperti avevano notato che la madre lo sosteneva in superficie per cercare di farlo respirare ed hanno notato che il cucciolo non dava segnali di vita. Ieri mattina i militari della Guardia costiera a bordo di un elicottero decollato dalla base di Sarzana hanno filmato il cucciolo senza vita sostenuto dalla madre (come si vede nella foto).

E' possibile che il branco resti a Genova fino a quando la femmina esausta abbandoni il cucciolo destinandolo allo spiaggiamento.

   

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