L'arrampicata sul balcone una stranezza: "L'orso-acrobata non cerca cibo ma un territorio dove stare"

di Nicola Guarnieri

L’orso che ha visitato Calliano, un cucciolone di circa due anni e mezzo, almeno a giudicare dalle immagini non era a caccia di cibo ma di una zona dove stabilirsi. Non certo in paese, ovviamente (è pur sempre un animale asociale), ma sarebbe questo il motivo dell’attraversamento delle tre grandi barriere (autostrada, fiume Adige e ferrovia del Brennero) per passare da Ovest ad Est del Trentino. Rimane il grande interrogativo sul motivo che l’abbia condotto a salire le scale fino al secondo piano della palazzina di via Valentini, forse costretto dalla paura di cosa, però, non si sa.

«Certo resta singolare che due orsi si siano spostati da una parte all’altra della valle nel giro di poche settimane. - riconosce Giovanni Giovannini, dirigente del Servizio foreste e fauna della Provincia - Ma essendo un po’ più di un cucciolone sta setacciando il territorio».

In cerca di cibo?

«No, non è in cerca di cibo, gli orsi lo trovano dappertutto e sono onnivori, mangiano qualunque cosa. Non sono mai affamati quando si spingono così ma questo è un maschio, giovane ed è assai probabile che sia in giro perché cerca di cambiare territorio. L’istinto a quell’età lo porta a trovare una sua zona».

È una prerogativa maschile?

«Sì, lo fanno i maschi, non le femmine. E un orso può attraversare valli, regioni, Stati addirittura.
La cosa molto molto strana, semmai, è perché sia salito sul balcone, non abbiamo evidenze fino ad oggi di simili comportamenti».

Potrebbe ripetere il blitz in paese?

«Chissà, l’ha fatto per la prima volta ma l’attraversamento di un paese in un’ora tranquilla senza macchine in giro non è strano, in valle dei Laghi capita spesso; piuttosto è molto strano arrampicarsi sulla scala. Probabilmente, ripeto, è successo qualcosa. Speriamo che sia un unicum».

Potrebbe essere rimasto in zona?

«Di solito sono animali che camminano parecchio e lo fanno durante la notte; adesso potrebbe essere ovunque. Come ho detto è un orso che sta diventando adulto e sta cercando la sua zona. L’importante è che non faccia male alla gente».

Dopo aver escluso che l’orso-acrobata possa essere M49 (rinchiuso da qualche giorno al Casteller dopo nove mesi di fuga in giro per il Trentino nonostante gli fossero tutti addosso), gli esperti della task force sull’orso hanno verificato che il cucciolone di Calliano è probabilmente «in fase di dispersione» e potrebbe dunque percorrere ancora parecchia strada. Al momento si tratta dell’unico esemplare la cui presenza è nota nel Trentino Orientale. È dunque quasi certo che provenga da Ovest, magari dal monte Stivo.
Per arrivare ad una sua identificazione, i tecnici stanno esaminando alcuni campioni di pelo che sono stati raccolti sul posto. Indubbia è comunque le capacità di questo giovane orso di spostarsi in zone abitate. I motivi che l’hanno spinto a tenere questo comportamento non sono chiari, osservano i tecnici della Provincia che ora sono al lavoro per stabilire se si tratti di un episodio isolato o se sia una precisa caratteristica di questo plantigrado avvicinarsi così tanto ai paesi e soprattutto all’uomo.

Intanto il sindaco di Calliano, Lorenzo Conci, informa che: "Oggi erano in paese gli agenti del corpo forestale della Provincia Autonoma di Trento per un monitoraggio ad hoc che è stato prontamente attivato che durerà alcuni giorni e che consentirà di stabilire se si tratta di un episodio isolato o se evidenzia una precisa attitudine del plantigrado. Ieri sera sono stati anche raccolti dei campioni di pelo che dovrebbero consentirne l’identificazione, si tratta comunque di un orso di 2/3 anni del peso di circa 70 Kg. Ho avuto oggi rassicurazioni sia dal dirigente del servizio foreste e fauna della PAT, Giovanni Giovannini, che dal Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che la situazione verrà adeguatamente monitorata per capire se si tratta di un’incursione isolata o se invece ci troviamo di fronte ad un’altra situazione di orso problematico".

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