Ricorso degli animalisti: Oipa ed Enpa chiedono la liberazione dell'orso M49

Le associazioni Enpa e Oipa hanno chiesto, con un ricorso al Tar di Trento per motivi aggiunti, la liberazione dell’orso M57, che lo scorso 22 agosto aveva ferito un giovane carabiniere ad Andalo, in Trentino. Secondo le associazioni, l’orso sarebbe stato «chiaramente colto di sorpresa e dunque, spaventato, ha reagito». L’esemplare, che si trova nel recinto del Casteller, è stato catturato su ordine del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.

«Di quella cattura e della captivazione permanente, di cui chiediamo l’annullamento - si legge in una nota di Enpa e Oipa - mancano le basi, i presupposti e i necessari atti legali», affermano le due associazioni. Secondo gli animalisti, «Verosimilmente, l’ordine fu impartito oralmente, non fu eseguita alcuna istruttoria, ovvero la ricostruzione dei fatti, necessaria secondo legge per procedere a una azione tanto grave come la cattura, e la relazione dei forestali trentini fu stilata solo quattro giorni dopo. Inoltre, l’Ispra non è stato affatto coinvolto, nonostante le chiare norme in proposito».

Nel ricorso, Enpa e Oipa mettono poi sotto accusa la struttura del Casteller, sono si trovano anche M49 e DJ3 citando i contenuti della relazione del Cites richiesta dal Ministero dell’Ambiente lo scorso settembre.

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