Cuccioli di cane dall'Est pigiati nei trasportini Stroncato il traffico

La polizia ha scoperto un traffico di cuccioli di cane dall’Est Europa all’Italia. Durante l’attività di controllo nell’area di servizio di Gonars, sull’autostrada A4, una pattuglia ha notato la presenza di un’autovettura con targa polacca. Le persone a bordo, accorgendosi della presenza degli agenti, si sono allontanate. Una volta raggiunta e bloccata l’auto, gli agenti, insospettiti dal nervosismo degli occupanti, un 22enne cittadino ucraino e un 19enne cittadino bielorusso, hanno scoperto all’interno dell’abitacolo e nel bagagliaio otto trasportini contenenti 14 cuccioli di cane.  

I piccoli, cinque Barboncini nani, un Bulldog francese e otto Pomerania spitz, sono stati visitati da un veterinario, il quale ha riscontrato che alcuni passaporti canini esibiti non corrispondevano realmente agli animali trasportati; inoltre, alcuni cuccioli presentavano un’età apparentemente inferiore a quella prevista dalla legge per l’importazione.

Anche le modalità di trasporto non erano a norma, in quanto gli animali erano stipati all’interno di gabbiette idonee per un solo animale e il veicolo utilizzato non era compatibile perché non coibentato e refrigerato, come richiesto dalla normativa. Per questo i cuccioli sono risultati in condizioni sanitarie precarie e in evidente stato di ipotermia. Gli stessi sono stati quindi sequestrati e affidati alle cure di un allevamento locale.

Il conducente e il passeggero sono stati denunciati per importazione illecita di animali, falsità di atti e maltrattamento di animali. I due sono stati inoltre sanzionati per l’ingresso nel territorio italiano in violazione della normativa anti-Covid.

Non è la prima volta che le pattuglie della Polizia stradale specie lungo la A4, riescono a stroncare un traffico illecito di cuccioli, certamente diretti al fiorente mercato clandestino di animali.

Infatti, dall’inizio dell’anno, sull’A4 sono stati rintracciati 87 cuccioli di cane e due gatti, in cinque distinte operazioni, a conferma che il traffico di cuccioli di cane è quanto mai assiduo e costante.

Per evitare di alimentare traffici illeciti, la Polizia dà in proposito alcune raccomandazioni.

Innanzitutto è opportuno rivolgersi ad un allevatore serio, informandosi anche attraverso altri proprietari di cani. Una metodologia frequentemente utilizzata consiste nel rivolgersi anche alle associazioni riconosciute della razza canina di interesse e consultare i recapiti che ci vengono forniti.

Attenzione al prezzo. Diffidare nel caso si discosti troppo dalla normale valutazione del cucciolo.

Chi compra un cucciolo da allevatori senza scrupoli spesso si ritrova a fare i conti con disturbi comportamentali e malattie dell’animale con conseguenti frequenti visite dal veterinario. Quello che all’inizio può sembrare un affare si trasforma poi in un investimento antieconomico, perché spesso le spese veterinarie che si rendono necessarie sono di gran lunga superiori a quanto pagato. Inoltre in questo modo si contribuisce direttamente a finanziare i commerci criminali.

Il professionista venderà i cuccioli solo dopo l’età di 60 giorni e dopo che l’animale è stato svezzato, sverminato, vaccinato, microchippato e regolarmente iscritto all’Asl.

Ricordiamoci poi che all’interno dei canili italiani ci sono tantissimi cani, anche se non di razza riconosciuta, in attesa di essere accolti da una famiglia.

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