Profumo di legno e mare per i progetti di Renzo Piano

Di cosa profumano il Beaubourg Centre Pompidou di Parigi o The Shard a Londra? Anche l’architettura da oggi ha la sua fragranza. Profumano di legno di cedro del Mediterraneo, di note marine e perfino di Genova i modelli in scala, le fotografie e i disegni originali e inediti dei progetti architettonici realizzati in tutto il mondo dall’archistar e senatore a vita italiano Renzo Piano. Almeno quelli (un centinaio) esposti su un gigantesco tavolo a forma di isola immaginaria (disegnato dalla stesso Piano) pronto nella sala centrale della Royal Academy of Arts di Londra dove una retrospettiva dedicata all’architetto dal titolo ‘Renzo Piano. The Art of Making Buildings’ è aperta fino al 20 gennaio 2019.

I visitatori annusano, per la prima volta, l’odore dell’architettura di Piano cha sa di legni, di mare e molto anche delle sue radici genovesi. La fragranza, creata per l’occasione dalla raffinata creatrice di profumi Giovanna Zucconi è vaporizzata nella sala centrale del museo durante tutta la durata della mostra per dare piccole aperture sensoriali all’esperienza visiva.

Come è nata l’idea di dare un profumo all’architettura di Renzo Piano?

E’ un esperimento nato dallo studio di Renzo Piano, in particolare da lui e da Milly, sua moglie che ha lavorato moltissimo a questo progetto e che conosce il mio percorso. Per questa mostra hanno voluto tentare delle piccole aperture sensoriali al racconto della lunga attività di Piano e hanno perciò pensato ad una fragranza, ma non solo. Ci sono anche delle installazioni sonore su alcuni tavoli che compongono l’esposizione a cura di un compositore italiano che vive a Parigi, Stefano Cavazzini. L’idea era quella di accompagnare l’elemento visivo razionale con altri componenti che operano più sulle emozioni, ma con leggerezza e senza prepotenza. La creatività viene così accompagnata da piccole e delicate suggestioni sonore e olfattive. E’ un esperimento per tutti noi, vedremo la reazione dei visitatori.

A cosa vi siete ispirati nella scelta delle essenze da abbinare al lavoro di Renzo Piano?

Abbiamo prima iniziato a ipotizzare delle note olfattive per accompagnare i singoli progetti riassunti nei vari tavoli dell’esposizione ma forse si esagerava un po’ con i diversi aromi e abbiamo perciò deciso di concentrarci sulla sala centrale, dove è presente l’ ‘Isola’, una straordinaria installazione disegnata da Renzo Piano e che accoglie i modellini degli edifici. Questa isola immaginaria fa da contenitore razionale ed onirico a tutta la sua storia. Perciò, con il preziosissimo supporto del profumiere Nicola Bianchi che ci ha aiutati dal punto di vista tecnico e creativo, abbiamo identificato come note più forti le essenze di legno cedro mediterraneo che differisce dall’olio di legno cedro americano, della Virginia, più comunemente usato in profumeria. Il cedro mediterraneo è un altro albero e ha un aroma proprio diverso. Il suo legno viene spesso usato per lo sviluppo di modellini architettonici e in più ha un fortissimo sentore di navigazione, di sponda del mare, molto mediterraneo insomma. La seconda componente della fragranza è invece direttamente legata alle note marine che evocano le radici biografiche, intellettuali e sentimentali di Piano. In senso lato la fragranza sa anche dell’infanzia genovese di Piano, città di mare per eccellenza. Il profumo è una summa di tutti questi elementi.

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