«Educa», superare il Covid con la forza della scuola Dal 19 al 22 novembre online

«Non dobbiamo lasciarci travolgere». Questa è la parola d'ordine, quasi un mantra, che è stato ripetuto nel corso della presentazione di "Educa", il festival dell'educazione che dal 19 al 22 novembre consacrerà per la dodicesima volta Rovereto come la città della scuola e dell'educazione.

L'edizione che è stata messa in cantiere quest'anno, «Futuri anteriori. Riemergere dall'esperienza Covid», è senza dubbio diversa da tutte le altre perché deve rinunciare agli eventi in presenza, persino all'appuntamento con il teatro di Giacomo Poretti (del trio Aldo Giovanni e Giacomo) che fino all'ultimo si sperava di poter salvare ma è stato poi stroncato dall'ultimo dcpm. «Cercheremo di recuperarlo con un momento di dialogo con l'attore, per parlare della sua esperienza personale come infermiere - spiega la presidente il consiglio comunale Cristina Azzolini - Questa volta "Educa" non ha eventi in presenza, ma il distanziamento è soltanto di tipo fisico e anzi questo festival serve a rafforzare la vicinanza tra la città e l'evento».

«C'è bisogno di ottimismo e c'è bisogno di educazione, ora più che in altri momenti - riprende Roberto Ceccato , dirigente generale Dipartimento istruzione e cultura della Pat - e questo festival ci dà l'opportunità di ripensare la didattica, di riconsiderare il rapporto con il territorio e valutare le pratiche adottate in questo ultimo periodo. È un'occasione importante per le famiglie e gli operatori educativi per rielaborare quanto capitato, valutare le criticità vissute in questi mesi e capire le buone pratiche proposte. Serve infine individuare le nuove direzioni da percorrere».

«L'emergenza sanitaria - sottolinea Paola Venuti , coordinatrice scientifica del festival e dirigente del Dipartimento di Psicologia e scienze cognitive dell'Università di Trento - ha richiesto a bambini e ragazzi e ai loro genitori di rivedere spazi e tempi delle loro relazioni: per lunghi mesi le scuole sono state inaccessibili, gli insegnanti e gli educatori hanno dovuto creare nuove forme di vicinanza educativa e la rete Internet si è popolata di occasioni formative, per molti, ma non per tutti. Questa edizione di "Educa" vuole essere un'importante riflessione educativa per riemergere da quello che abbiamo vissuto, e che purtroppo stiamo ancora vivendo. Il valore più profondo di questa esperienza è la capacità di riflettere sugli eventi e non semplicemente passarci attraverso».

Il programma vede la partecipazione, tra gli altri, dell'epistemologa Luigina Mortari; Andrea Gavosto presidente della Fondazione Agnelli; Don Giovanni Fasoli, docente di psicologia dell'adolescenza, all'Università Iusve; la psicanalista Laura Pigozzi; i filosofi Paolo Costa e Ilaria Gaspari. Da non perdere, la voce dei ragazzi con i poeti dello Slam Poetry ed il webinar "La scuola di tutti" con il maestro elementare Franco Lorenzoni e la sociologa Chiara Saraceno. Oltre alla DAD, didattica a distanza, si discuterà anche di scuola all'aperto, e più precisamente dell'outdoor come «opportunità pedagogico-educativa che va oltre la ricerca di spazi per affrontare l'emergenza», con Monica Guerra,Università Bicocca, che presenterà esperienze locali e nazionali. Tutte le info su www.educaonline.it

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