Rifugi, un'estate anche di cantieri Lavori in corso al Brentei e al Pertini

di Leonardo Pontalti

Apertura? Non per tutti. E non per colpa del Covid-19. Nella giornata che tradizionalmente ha aperto la stagione dei rifugi, c'è chi in quota è ancora alle prese con i cantieri.

In Brenta, il rifugio Brenteicontinua i lavori di ristrutturazione, che entro il 2022 dovrebbero dotare il rifugio di una nuova terrazza panoramica e numerose altre migliorie, per permettere ad una delle strutture più gettonate del Trentino di unire valore storico della struttura pur rinnovandosi radicalmente. Per l'estate verrà comunque garantito il servizio bar e tavola calda all'aperto.

I lavori erano partiti già in pieno lockdown, con la gru che svetta sulla silhouette assieme al Crozzon già da fine inverno. In questi giorni si sta procedendo a consolidare la facciata nord, che poi verrà in parte "coperta" dalla nuova struttura panoramica.

I lavori avrebbero dovuto durare tre anni e procedere gradualmente permettendo così al rifugio di rimanere sempre aperto nei mesi estivi ma l'emergenza - con una convivenza complicata tra esigenze legate al distanziamento e alle metrature parziali garantite dal cantiere attivo - ha spinto a optare per la chiusura totale. Una scelta fatta a malincuore - spiega la famiglia Leonardi - ma che è permetterà di procedere più velocemente e accorciare presumibilmente i tempi degli interventi».

Nel 2021 il cantiere dovrebbe essere ancora attivo ma il rifugio sarà aperto. I lavori costeranno circa 2 milioni di euro. «I lavori si sono resi necessari perché la struttura era datata», aveva spiegato in sede di presentazione del progetto uno dei figli del gestore Luca Leonardi, Michele: «Nel tempo erano stati fatti dei miglioramenti ma che ormai non riuscivano più a garantire una fruibilità adeguata. Dovendo rispondere alle normative nuove di legge, si è arrivati al punto di dover ristrutturare in maniera più decisa.» Non cambierà la ricettività, come da normative peraltro, che rimarrà di 98 posti letto, ma ci sarà un ampliamento della sala da pranzo. L'attuale volume della struttura, considerando sia il rifugio vero e proprio che il bivacco invernale ora spostato rispetto alla struttura principale, è di 2.802 mc, l'aumento richiesto dal Cai di Monza è di 709 mc, ovvero il 25% in più rispetto alla situazione attuale che porterebbe le strutture ad un volume complessivo di 3.511 mc.

Riaprirà invece, ma solo tra un mese circa, il Sandro Pertini, ai piedi del Sassolungo. «Sono in corso profondi lavori di rinnovamento della struttura - spiega il gestore Lorenzo Battisti - che ci permetteranno di avere a disposizione due nuovi bagni esterni, tre a supporto della sala principale e due per le stanze. Stiamo approntando anche gli allacciamenti all'acquedotto e un rinnovamento della cucina. Ma a partire da metà luglio dovremmo riuscire a riaprire».

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