Cani a difesa delle greggi e rischi per chi passa Groff (Provincia): vanno bene solo i maremmani

di Pietro Gottardi

«I cani di razza Karelian sono cani aggressivi, adatti per la caccia. Come Provincia li utilizziamo da qualche anno nelle squadre anti-orso proprio per le riconosciute capacità di deterrenza che hanno nei confronti dei plantigradi. Di sicuro non sono cani da guardiania. Non lo sono nel modo più assoluto e se qualcuno li utilizza per difendere greggi o bovini al pascolo, non va bene. Bisognerà controllare».

A parlare per provare a fare chiarezza sulla ridda di polemiche che ha scatenato l'articolo pubblicato sabato sull'Adige a proposito dell'avvistamento di questi cani nei pressi di due malghe in val Calamento da parte di due bikers, è Claudio Groff, responsabile del settore grandi Carnivori del Servizio Foreste della Provincia.

«La Provincia è vero che agevola l'acquisto di cani da guardiania da parte degli allevatori per limitare le predazioni di orsi e lupi - continua Groff - ma il cane individuato per questo tipo di lavoro è solo il pastore maremmano abruzzese, non certo il Karelian».

Nelle malghe e nei pascoli del Trentino i maremmani all'opera sono più di 70, distribuiti su 35 aziende.
«La Provincia ne finanzia l'acquisto fino al 90% della spesa, che si aggira attorno ai 600 euro a cucciolo - continua il tecnico -. Ma c'è di più: la Provincia stessa individua da linee selezionate i singoli cani adatti alla funzione che saranno chiamati a svolgere, suggerendo l'acquisto di due esemplari, e a cadenza annuale un veterinario visita le aziende che li hanno in dotazione per verificarne il buon inserimento, condizione necessaria perché il cane operi in modo equilibrato».
Lo sviluppo delle caratteristiche di protettori degli animali che vengono loro affidati, nei maremmani abruzzesi viene stimolato facendoli convivere fin da cuccioli con la loro nuova «famiglia». «La cosa funziona in particolare con ovini e caprini - sottolinea Groff - ma in Piemonte cominciano ad utilizzarli anche per i bovini ed in Vallarsa il loro utilizzo sta dando buoni risultati pure a protezione dei cervi di allevamento».

Tutto questo non significa «rischio zero» per chi si trovi ad interagire - perchè di passaggio a piedi o in mtb nei pressi di un gregge - con un pastore maremmano abruzzese...al lavoro. «Se si gira al largo dal gregge, mostrando disinteresse, questo cane non attacca l'uomo. Può non essere piacevole trovarselo davanti (e lo dice uno che da sempre ha paura dei cani), ma cambiando aria tutto dovrebbe risolversi lì. In Svizzera e in Piemonte sono molto usati e la convivenza è buona».
Ai consigli che vengono riportati nella cartellonistica installata dalla Provincia nelle aree in cui operano i cani (passare lontani dal gregge e se in mtb scendere di sella proseguire a piedi), Groff ne aggiunge un altro: «Farsi notare dal cane in lontananza, magari fischiando, per non prenderlo di sorpresa e poi mostrargli totale disinteresse per gli animali che deve proteggere».

Decisamente diverso, come detto in apertura, il discorso con i cani Karelian. «Magari i pastori del Lagorai li avevano con sé come cani da compagnia - prova ad ipotizzare Groff -. La situazione andrà controllata, perché se quel tipo di cane è stato preso invece per proteggere capre e pecore, allora non va bene».


Alla presenza di cani razza Karelian su alcuni pascoli del Lagorai potrebbe essere ricondotto anche il rinvenimento in zona negli ultimi tempi di carcasse di caprioli e cervi sbranati. L'ipotesi sarebbe in linea con le qualità di grandi cacciatori di questi cani, originari della Carelia, il territorio compreso tra Russia e Finlandia, dove viene impiegato per la caccia all'orso e all'alce.

Lasciati liberi la notte, questi cani mossi dal loro istinto predatorio potrebbero aver attaccato anche ungulati. La questione, a prescindere da questa che rimane comunque solo un'ipotesi, è comunque molto delicata, sia per le persone che dovessero imbattersi incidentalmente in questi cani, sia per le conseguenze giudiziarie in capo a chi dovrebbe custodirli in caso di danni a persone.

comments powered by Disqus