Sito freddo di Avalina: durante la scorsa estate tante notti sotto lo zero

Ai 1.964 metri di Avalina le temperature rilevate tra il 1° giugno e il 31 agosto hanno visto ben 30 giorni con minime pari o inferiori allo zero su 92 giorni complessivi presi in esame. Dal 1° settembre al 31 ottobre sono state 52 giorni su 61 le temperature minime pari o inferiori allo zero.
I dati sono stati raccolti da Giampaolo Rizzonelli e Riccardo Benetti, soci e responsabili del progetto di monitoraggio dei siti freddi dell’Associazione Meteotriveneto.
«Stiamo parlando - dicono i due esperti - di un avvallamento posto al centro di un vasto prato adibito ad alpeggio estivo, ma questi siti freddi (in inglese “frost hollow”) hanno dei particolari microclimi: in determinate condizioni di cielo sereno, suolo innevato (la neve amplifica il fenomeno, ma come abbiamo visto “funzionano” anche senza neve), scarsa umidità e assenza di vento, diventano delle fabbriche naturali di freddo», spiega Rizzonelli.
«Il sito di Avalina è un grande prato, con una leggera depressione al centro di soli 8 metri, dove tra giugno e settembre pascolano liberamente le mucche; la grande potenzialità di Avalina è data dall’ottimo “sky view factor”, che si potrebbe tradurre con il termine “porzione di cielo visibile”. Il sito infatti ha la possibilità di cedere calore verso la libera atmosfera, non essendoci nelle sue vicinanze cime molto elevate o boschi che potrebbero ostacolare il raffreddamento dell’aria. Va detto infine che le “colline/prati” posti intorno al sito fungono da recipiente per l’aria fredda che si accumula sul fondo del prato, che a tutti gli effetti diventa un vero e proprio lago di aria fredda».
Il sito di Avalina ha fatto registrare una minima di -35,9° centigradi nel gennaio 2017, come si evince dalla foto.

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