Virus: stare in casa un rischio per bulimici e anoressici

Stare a casa sì ma per alcune persone è più difficile di altre. Ad esempio per anoressici e bulimici l'isolamento forzato rischia di diventare tragedia. A sottolineare questa emergenza nell'emergenza è il gruppo di terapeuti e ricercatori di Studi Cognitivi - il network di scuole di specializzazione in psicoterapia con sede a Milano. Il centro ha subito attivato uno sportello online, aperto a tutti, per fornire assistenza gratuita alle decine di richieste di aiuto.

"Per i bulimici che si trovano in questo momento chiusi in casa - dice Rosaria Nocita, direttore del Centro - spesso ricorrere al cibo, di cui si hanno ampie scorte, è l'unico mezzo per placare stati di ansia, aggravati dall'emergenza coronavirus. E le anoressiche, che hanno la pulsione al controllo, vedono peggiorare la loro condizione in questo periodo di incertezza''. Per tutti loro, ma anche per familiari, insegnanti e allenatori, domani 'Studi Cognitivi' ha organizzato un incontro online dal titolo: "Anoressia nervosa: fino all'osso". Obiettivo è quello di intercettare i campanelli di allarme, le indicazioni sulle prime misure da prendere e gli errori da evitare. Intanto nella sede di Milano di Studi Cognitivi i pazienti continuano a frequentare il Day Hospital.

La continuità della terapia è stata resa possibile in queste settimane grazie all'applicazione delle misure di distanziamento e sicurezza e ha lo scopo di continuare a offrire assistenza per evitare un ricovero ospedaliero, che appesantirebbe ancor più gli ospedali già in crisi.

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