I numeri del Covid in Trentino quasi 6 mila casi da marzo e 578 persone decedute

di Matteo Lunelli

Sei mesi con il Coronavirus. Probabilmente i primi sei mesi con il Coronavirus. Se l’allerta era iniziata ben prima, almeno a fine gennaio con la nascita della task force provinciale e poi proseguita a febbraio con i cinesi (tutti negativi) in isolamento, il virus in Trentino si è presentato a marzo, precisamente il giorno 2, con il primo contagio di una persona trentina.

Anche prima, naturalmente, i contatti c’erano stati, con alcuni turisti infetti, le prime chiusure delle scuole, le prime allerte. Ma i sei mesi di Covid-19 in provincia vanno da marzo ad agosto, con quella domanda senza risposta che coinvolge tutti: saremo arrivati almeno alla metà di questa convivenza forzata? Il prossimo marzo,

12 mesi dopo l’arrivo della pandemia, ne saremo usciti? Saremo tutti al sicuro con un vaccino, senza più necessità di mascherine e distanziamenti? Con meno ottimismo e più realismo, stando anche alle opinioni degli esperti, potremmo esserci lasciati alle spalle solamente un terzo o un quarto di questa situazione che coinvolge naturalmente il Trentino, ma anche l’Italia e il mondo. 

Il mezzo anno trascorso, naturalmente, non è stato tutto uguale: marzo e aprile saranno ricordati per sempre come i mesi del lockdown, ma anche dei numeri altissimi: 2.580 contagi e 165 decessi a marzo (con il record di +239 casi il 21 marzo), 2.167 casi e 254 morti ad aprile (con il record di +20 decessi il giorno 17). Poi i cali, costanti, di maggio e giugno. La prima metà di maggio, coincisa anche con un ritorno a una vita, lavorativa e privata, piuttosto vicina alla normalità, è stata comunque negativa e solo il 17 maggio si è visto per la prima volta lo zero alla voce “decessi”. Poi l’inversione di rotta, con il 2 giugno che verrà ricordato come primo giorno, dopo ben 91, senza registrare nuovi contagi. E il 19 dello stesso mese è stato anche l’ultimo giorno con una vittima legata al Covid-19: da 73 giorni, infatti, in Trentino non si muore per il maledetto virus e questa è la notizia più bella. Il 21 giugno è stato anche il giorno degli ospedali totalmente Covid free: una bella notizia, tuttavia, durata poco perché da luglio qualche paziente ricoverato lo abbiamo sempre avuto.

Ma il Coronavirus c’è ancora e sta lentamente crescendo, anche se la situazione è stabilizzata e monitorata. Se a giugno i contagi sono stati in tutto solamente 50, a luglio e agosto quel numero è più che raddoppiato. Colpa, soprattutto, del focolaio di Rovereto alla Bartolini (prontamente “spento” o meglio tenuto sotto controllo dal Dipartimento prevenzione) e dei contagi post Ferragosto. Siamo alle prese con numeri molto bassi, quasi ridicoli pensando che 112 (luglio) e 121 (agosto) nuovi casi si verificano in un solo giorno nel picco dell’emergenza. Si tratta, comunque, di campanelli d’allarme da non sottovalutare.

I dati positivi analizzando i 6 mesi di convivenza col Covid riguardano anche il numero di tamponi, che in Trentino continua a crescere. Dopo l’avvio dei conteggi ufficiali ad aprile, maggio è stato il mese da record con oltre 50 mila test. Poi, complice anche l’uscita del Cibio (la collaborazione con la Provincia è in stand by: se ce ne fosse bisogno i ricercatori torneranno ad analizzare i campioni aiutando il laboratorio del Santa Chiara e quello della Fondazione Mach), un calo c’è stato, ma comunque con numeri importanti, visti gli oltre 32 mila tamponi sia a luglio sia ad agosto, per una media quindi di oltre mille al giorno. In totale in provincia sono stati effettuati 186.593 test in 6 mesi. Sommando quelli della tabella qui sopra si arriva a poco più di 177 mila: i 9.303 di differenza rispetto al totale della Protezione Civile nazionale dovrebbero essere quindi i tamponi effettuati a marzo, quando la Provincia ancora non forniva un numero ufficiale e quotidiano. I casi testati in totale sono naturalmente molti meno, circa 83 mila: molte persone, infatti, hanno fatto il tampone più di una volta: basti pensare a medici e infermieri, ma anche a contagiati che hanno atteso il doppio negativo per potersi ritenere guariti e che quindi ne hanno effettuati almeno tre.
I primi 6 mesi di Covid in Trentino, quindi, sono alle spalle.

Ci hanno lasciato 5.721 persone contagiate e 470 decessi (ai quali aggiungere i 108 “con il Coronavirus” dal ricalcolo effettuato nelle RSA, totale 578).

Adesso le scuole che riaprono e l’autunno alle porte, da affrontare con un bagaglio di insegnamenti molto maggiore rispetto a marzo.

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