Per la app di riunioni Zoom troppe falle nella privacy: arriva il guru di Facebook

Zoom, la app per videoconferenze divenuta molto popolare nelle ultime settimane e finita nel mirino per problemi di privac tanto che Google l'ha vietata ai suoi dipendenti, ha assunto come consulente l'ex capo della sicurezza di Facebook, Alex Stamos.

"In un tempo di crisi globale, Zoom è diventato n collegamento importante tra lavoratori, famiglie, amici e, più importante, tra insegnati e studenti", ha scritto Stamos, ora docente all'università di Stanford, in un post sulla piattaforma Medium. "Zoom ha del lavoro importante da svolgere sulla sicurezza dell'applicazione, dell'infrastruttura e la progettazione crittografica", ha aggiunto specificando di non essere né un dipendente né un manager di Zoom, bensì un consulente.

D'accordo sulla necessità di lavorare è il Ceo di Zoom, Eric Yuan, che in un video su YouTube si è scusato per i problemi di privacy e sicurezza. "Abbiamo chiaramente molto lavoro da fare per garantire la sicurezza. Posso promettere che prendiamo queste questioni molto, molto sul serio. Stiamo esaminando ognuna di esse. Se troveremo un problema, lo risolveremo", ha dichiarato Yuan.

I problemi di privacy hanno portato Google a vietare Zoom per le videoconferenze dei suoi dipendenti, una mossa fatta in precedenza anche dalla Space X di Elon Musk. Restrizioni all'uso della app sono state decise dalla Germania e da Taiwan.   

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