Gli Usa vogliono vietare TikTok che intanto ha interrotto il suo servizio a Hong Kong

App cinese ancora sotto accusa

TikTok sta interrompendo il servizio della sua famosa app di condivisione di brevi video a Hong Kong, a causa dei "recenti eventi". La mossa della società, di proprietà della ByteDance con sede in Cina, arriva mentre Facebook, Google e Twitter hanno bloccato le richieste del governo e della polizia di Hong Kong per avere informazioni sugli utenti, a seguito dell'imposizione cinese di una nuova legge sulla sicurezza.

La governatrice di Hong Kong Carrie Lam ha difeso la nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino sull'ex colonia, non ritenendola una "sventura" e dicendosi certa che avrebbe aiutato a ripristinare fiducia e stabilità. Nella conferenza stampa del martedì prima di riunire il suo gabinetto, Lam ha assicurato che la legge sarà "applicata con vigore. Avverto quei radicali (è stato il monito verso gli attivisti e le proteste, ndr) di non tentare di violarla o di attraversare la linea rossa perché le conseguenze previste sono molto gravi". Diritti e autonomia "sono tutelati".

Intanto, gli Stati Uniti stanno «esaminando» un possibile divieto per le app dei social media cinesi, tra cui TikTok. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Mike Pompeo in un’intervista a Fox News, aggiungendo che «stiamo prendendo molto sul serio» la possibilità. Pompeo ha aggiunto che scaricando l’app si consegnano «informazioni private nelle mani del Partito comunista cinese».
   

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