Vino, con lockdown gli Usa preferiscono il rosso per relax
Il lockdown sta modificando gli stili di consumo, anche nel vino. Pasqua Vigneti e Cantine, attraverso una ricerca commissionata a Wine Monitor Nomisma, analizza le nuove abitudini, con focus sul mercato a stelle e strisce. “Cambia la modalità di acquisto, che spinge la crescita dell’online, e lo stile di consumo, non necessariamente legato ai pasti, più indirizzato ad accompagnare momenti di relax, svago, meditazione”.
Negli Stati Uniti, mercato strategico per l’azienda vinicola veronese e da poco nuovo epicentro del contagio, a fronte di un 40% di intervistati che dichiara di aver ridotto i propri consumi in quarantena, fa da contraltare un 37% di winelovers che non ha modificato il consumo di vino, mentre il 23% dichiara invece un incremento. Dato che sale al 25% per chi sta usufruendo dello smart working e per gli amanti del vino rosso.
Accanto a un maggiore consumo durante i pasti (26%) e all’aperitivo (20%), il 27% degli intervistati beve più vino in momenti di relax, quota che arriva al 32% per chi lavora da casa e al 30% per chi preferisce i rossi. E se il 19% dei consumatori di vino italiano ha aumentato i propri acquisti, lo ha fatto anche perché alla ricerca di maggiore qualità rispetto a prima.
Etichette da “meditazione” come l’Amarone sembrano quindi avere la meglio su altre categorie enologiche. I cambiamenti si riflettono anche sulla capacità d’acquisto: il 43% ha speso di più per il vino nelle ultime due settimane. Per alcune categorie la propensione a spendere di più durante la quarantena aumenta: chi ha buona disponibilità economica (reddito familiare di oltre 75.000$ lordi all’anno), chi compra vino online (72%) e italiano (49%). Sono per la maggior parte uomini, di età compresa tra i 39 e i 54 anni.