«Sindaco Andreatta, quale futuro per il Calcio Trento?»
La lettera, con le relative domande e richieste, porta la firma di Giovanni Scalfi e Manfred de Eccher. Ma in realtà porta anche quelle dei tantissimi tifosi del Calcio Trento che in questi giorni stanno seguendo le vicende della società aquilotta. Come accade ormai da anni le certezze sono pochissime e le chiecchiere tantissime. Peghini, Bizzozero, Belfanti, a quanto pare anche molti politici, si stanno muovendo, in un senso o nell'altro. Ma del domani non v'è certezza.(La foto è d'archivio, risale a dieci anni fa, 12 aprile 2003)
La lettera, con le relative domande e richieste, porta la firma di Giovanni Scalfi e Manfred de Eccher. Ma in realtà porta anche quelle dei tantissimi tifosi del Calcio Trento che in questi giorni stanno seguendo le vicende della società aquilotta. Come accade ormai da anni il futuro dei gialloblù è appeso a un filo. Peghini, Bizzozero, Belfanti, Petrollini e, a quanto pare, anche molti politici, si stanno muovendo, in un senso o nell'altro. Ma del domani non v'è certezza.
LA LETTERA
Alla Cortese attenzione del
Sindaco Alessandro Andreatta
Alla Cortese attenzione del
Presidente del Consiglio Comunale
Renato Pegoretti
Oggetto: la squadra di calcio della nostra città è vittima di speculazioni? Quale futuro si prospetta?
Il Trento è parte integrante del patrimonio storico, sociale e culturale della nostra città. Diverse generazioni hanno trascorso le loro domeniche pomeriggio sui freddi gradoni del Briamasco e molti giovani trentini hanno orgogliosamente vestito, in tempi e categorie diverse, la maglietta del settore giovanile gialloblù.
Dopo anni di incerto cammino, fatto di molte ombre e poche luci, le notizie degli ultimi giorni ci consegnano un quadro particolarmente preoccupante: dopo i pubblici annunci che avevano fatto sperare in un parziale assestamento della società calcistica cittadina, la quale, è bene ricordare, data la sua fondazione nel lontano 1921, si è riaffacciata invece la prospettiva di un esperimento di laboratorio già fallito negli anni scorsi, quello cioè di veder scomparire il nome del Trento per sostituirlo con “Trentino” dal chiaro sapore promozionale.
In più occasioni e con il contributo di altri colleghi di diversi schieramenti politici abbiamo ribadito che il nome calcistico della città non si deve svilire, cambiare o cancellare in quanto patrimonio storico di questa comunità. Purtroppo le scadenze federali si avvicinano, l’attuale proprietà manda segnali contraddittori e le nubi si addensano.
Per questi motivi chiediamo al signor Sindaco di aggiornarci sulla situazione e sulle possibili sue prospettive, auspicando che nei prossimi giorni assuma un ruolo attivo, intervenendo nel salvataggio di un simbolo importante della nostra comunità che non può essere svilito o peggio cancellato
Giovanni Scalfi
Manfred de Eccher