Trento, Roberto Vecchiato è il nuovo allenatore
È l’ex difensore gialloblù Roberto Vecchiato il nuovo allenatore del Calcio Trento: la presentazione questa mattina in una conferenza stampa svoltasi nei locali della Giacca Srl a Spini di Gardolo.
«Sono onorato e felicissimo - commenta Vecchiato - di tornare in questa società, un traguardo raggiunto grazie alla bellissima esperienza sulla panchina del Belluno cui va il mio forte ringraziamento.
Oggi non mi pongo la questione del tipo di girone che affronteremo, per me la priorità è costruire una squadra capace di giocare con qualità di fronte a qualsiasi avversario.
Anche per queste ragioni ho condiviso l’accordo annuale: desidero che il Trento apprezzi sia il Vecchiato tecnico che il Vecchiato persona, sono io che devo mostrare di che pasta sono fatto e sono molto motivato a fare del mio meglio anche per dare le soddisfazioni che piazza e tifosi meritano vista la storia del Trento.
Col direttore sportivo siamo già al lavoro per fare tutte le valutazioni in merito alla squadra e ai giocatori che non vedo l’ora di portare in campo».
Vecchiato conta 63 presenze in Serie D a cavallo delle stagioni 2002 - 2003 e 2003 - 2004 che a Trento «hanno lasciato un ottimo ricordo: due annate condite da una promozione sfiorata e dall’aver trovato proprio in Trentino lo spazio per mettere su famiglia», scrive la società.
«Quattro campionati di Serie D sulla panchina del Belluno - prosegue il comunicato - lo hanno reso uno dei tecnici più ambiti: Vecchiato ha portato e mantenuto la squadra veneta nelle zone alte della classifica con tre piazzamenti in zona play - off.
Il profilo ideale per rispondere alle ambiziose esigenze della società di Vi a Sanseverino che ha scelto Vecchiato anche per le attitudini tattiche mostrate dal tecnico classe 1972, aspetto che consente al Direttore Sportivo Claudio Rastelli di affina re la ricerca d ei giocatori che comporranno la rosa del Trento targato 2017 - 2018».
Fabrizio Brunialti, direttore generale del Trento, ha commentato: «Le caratteristiche del nuovo tecnico sono esattamente quelle disegnate dal nostro consiglio di amministrazione e individuate dal direttore sportivo Claudio Rastelli.
La società innanzitutto tiene molto a ringraziare in questo momento sia Stefano Manfioletti per i risultati conseguiti insieme che il presidente del Belluno Perissinotto per aver dato il via libera alla presentazione di Vecchiato, tecnico col quale abbiamo concordato un vincolo annuale.
Il ritiro comincerà il prossimo 15 luglio e cogliamo palla al balzo per confermare il rinnovo dell’accordo con l’Hotel Bellacosta di Cavalese, sede che ci ospiterà anche la prossima estate in collaborazione con gli amic i del Fiemme Calcio che ci mettono a disposizione il campo grande in erba sintetica e quello piccolo in superficie naturale».
Per Daniele Sontacchi, vicepresidente del Trento, «il vero progetto parte oggi, in questa bellissima sala che il nostro presidente Mauro Giacca ha allestito a tempo record».
«Stiamo costruendo - ha aggiunto Sontacchi - le fondamenta di cui Vecchiato è un tassello importante.
A lui chiediamo di contribuire a questa crescita, non certo di vincere il campionato, mentre la società porta avanti con convinzione le iniziative intraprese, sia a livello di prima squadra che di settore giovanile, a cominciare dalla struttura che intendiamo realizzare a Trento Sud.
Stiamo lavorando, io per primo perché ci credo, sulla carrozzeria della grande macchina gialloblù, consci della responsabilità che riveste la gestione di una società che si chiama Trento».
E Claudio Rastelli, direttore sportivo, aggiunge: «Quando ci siamo trovati a definire il percorso con la società, abbiamo condiviso la necessità di affidare la panchina ad un tecnico esperto, ambizioso e c oncentrato sul Trento a tempo pieno.
La scelta è caduta su Roberto proprio perché ha una concezione del calcio del tutto coerente con lo stile del la so cietà gialloblu.
Su queste basi costruiremo una rosa che parte dalla scelta strategica degli under e arriva alla compo sizione di un impianto tattico adeguato anche come mentalità».