Truffa e reati tributari, finisce in cella l'ex patron del Trento Belfanti

L'ex patron del Calcio Trento Piervittorio Belfanti, conosciuto 
a Mantova come il "re dei ristoranti", e altre 11 persone, tra 
cui 3 agenti della locale Guardia di finanza, è finito agli 
arresti con l'accusa di truffa per traffico di auto 
usate, mancati controlli, delitti tributari e altro.
 
Il nome di Belfanti, unico degli indagati a finire in carcere è emerso nell'ambito dell'operazione «
Formula», coordinata dal procuratore capo di Mantova Manuela 
Fasolato. L'indagine, partita da una società operante nel 
settore della vendita di auto usate, si è sviluppata in altre
direzioni coinvolgendo, oltre al ristoratore, tre agenti della 
Finanza accusati di aver omesso controlli in cambio di favori 
personali. Per Belfanti, titolare a Mantova di molti locali 
pubblici, l'accusa di associazione per delinquere finalizzata 
alla commissione di truffe, delitti tributari e intestazione 
fittizia di società a persone a lui vicine (l'imprenditore 
risulta nullatenente).
 
Il ristoratore, tra l'altro, in questi 
giorni aveva manifestato interesse per rilevare la società 
Mantova calcio che milita nel campionato di Lega Pro e che sta 
attraversando un periodo di difficoltà finanziarie. 

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