Camila Giorgi vola a Wimbledon e fa sognare l’Italia. Ma ora se la dovrà vedere contro l’ex numero uno del mondo, Serena Williams. Per la prima volta nella sua carriera, Camila Giorgi approda dunque ai quarti di finale di un torneo dello Slam e lo fa nove anni dopo dell’ultima italiana.

Allora fu Francesca Schiavone a centrare questo traguardo. La 26enne di Macerata ha sconfitto per 6-3, 6-4, in poco meno di un’ora di gioco, la mancina russa Ekaterina Makarova, numero 35 del ranking mondiale. Grazie a questo risultato, la numero 52 del ranking mondiale, è diventata la quinta italiana nei quarti sui prati di Church Road dopo Lucia Valerio (1933), Laura Golarsa (1989), Silvia Farina (2003) e appunto Francesca Schiavone (2009).

E magari non finisce qui: adesso sulla sua strada si troverà, come detto, Super Serena. La statunitense Serena Williams, numero 181 del ranking ma 25esima testa di serie (sette volte trionfatrice a Wimbledon), si è sbarazzata in due set (6-2 6-2) della russa Evgeniya Rodina, numero 120 Wta, passata attraverso le qualificazioni.

«Camila ha giocato in modo splendido, sono molto felice per lei. All’esterno dà l’impressione di una ragazza chiusa, ma non è così quando la conosci bene si apre, diventa meno schiva. Oggi ha battuto la Makarova con autorità» le parole del capitano di Fed Cup Tathiana Garbin. Ai quarti anche la tedesca Angelique Kerber, numero 11 del seeding: 6-2 7-6(5) alla svizzera Belinda Bencic. Per lei ora c’è l’impegno contro la russa Daria Kasatkina, numero 14, che ha eliminato in tre set la belga Alison Van Uytvanck, 6-7(8) 6-3 6-2. Due set (6-3 6-2) sono bastati a Julia Goerges per aver ragione della croata Donna Vekic.

La tedesca, numero 13, nei quarti se la vedrà con l’olandese Kiki Bertens (numero 20) che ha avuto la meglio sulla ceca Karolina Pliskova (numero 7), 6-3, 7-6 (1). Avanza anche Jelena Ostapenko. La lettone numero 12 ha battuto la bielorussa Sasnovich in due set con il punteggio di 7-6 (4), 6-0. Ai quarti anche la slovacca Dominika Cibulkova, 6-4, 6-1 sulla cinese di Taipei Su-Wei Hsieh.