L'Aquila affonda in laguna

di Alessandro Bitteleri

La Dolomiti Energia esce sconfitta dal Taliercio per 79 a 69 nonostante tre frazioni di gioco sostanzialmente in equilibrio e le ottime prestazioni realizzative dei suoi due leader offensivi, Gentile e Blackmon, rispettivamente a quota 24 e 18 punti personali. Il secondo ko di fila in Serie A è semmai da addebitarsi, e non è una novità, ad un terzo periodo deficitario (25-16 il parziale in favore della Reyer Venezia) e a una panchina aridissima in termini di produzione offensiva (nemmeno un punto realizzato fino alla schiacciata di Kelly a due minuti dalla sirena finale).

Nonostante ciò, coach Nicola Brienza solidarizza con i suoi. «Devo dire bravi ai miei ragazzi - ha dichiarato in conferenza stampa - perché hanno interpretato correttamente una partita in trasferta su un campo molto difficile. Hanno lavorato bene di squadra innanzitutto, permettendo poi alle individualità di emergere. Alla lunga siamo scemati, è vero, ma non ci siamo mai disuniti. So che quella con Venezia è una sfida molto sentita - ha concluso - il primo round è andato a loro ma non vediamo l’ora di rifarci».

Avvio di grande intensità da parte di Forray e compagni che sorprendono i lagunari con una difesa attenta e una transizione offensiva di alta qualità. I bianconeri trovano nei jumper di Gentile (già 11 nel primo quarto) e nelle bombe di Mezzanotte le proprie armi principali, raggiungendo le sei lunghezze di vantaggio a metà periodo (10-16). Per la Reyer faticano ad entrare in gara i “senatori”, Bramos e Daye su tutti, e quindi tocca alla panchina ricucire il gap. Il brio di De Nicolao e i punti di Udanoh, a cavallo di prima e seconda frazione, restituiscono la leadership agli orogranata (23-21).

La Dolomiti Energia barcolla ma trova nel solito Gentile il go-to-guy che le permette di non perdere contatto, e anzi riesce a rimettere la testa avanti con tre conclusioni ravvicinate di Blackmon (31-33). È proprio la qualità delle conclusioni nel pitturato a fare la differenza in favore di Trento (75% contro il misero 40% dell’Umana) e grazie a un’altra magìa di Gentile la squadra di Brienza arriva alla pausa sul 37 pari. La partita è molto gradevole ma, mentre si alza ulteriormente il livello agonistico, iniziano ad alzarsi anche le percentuali dei padroni di casa mentre i trentini vedono calare le proprie. Segnano Cerella, Bramos e Mazzola da oltre l’arco mentre in casa bianconera tiene botta il solo Toto Forray (2 recuperi a strettissimo giro). Ma sono soprattutto i punti a tabellone a latitare in modo preoccupante (solo 5 nel quarto per la coppia Gentile-Blackmon) e Venezia scappa sul +5. Brienza mischia vorticosamente i quintetti a sua disposizione e proprio quando sembra aver trovato la quadra, arrivano due bombe mortifere di Filloy per chiudere la terza frazione sul -9 (62-53).

Ora la Reyer gioca sul velluto. Daye e Watt duettano vicino a canestro con apparente semplicità, De Nicolao taglia la difesa bianconera come una lama calda nel burro e raggiunge la doppia cifra. A nulla servono i due time out chiamati da Brienza nel tentativo di invertire la rotta, la Reyer ha messo la sua firma sul successo in modo indelebile. L’ultimo a mollare in casa trentina è James Blackmon che, instaurando una sfida personale con Chapell, rende, grazie ai suoi 7 punti consecutivi, un po’ meno amara in termini statistici la sconfitta. Sabato prossimo alla Blm Group Arena arriva Brindisi e la Dolomiti Energia avrà un’intera settimana per preparare al meglio la partita non essendovi alcun impegno di Coppa. I presupposti per una bella gara ci sono tutti, non resta che attendere la risposta del campo.

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