Al torneo Beppe viola di Arco la Juve già vincitrice Il Chievo beffa il Napoli, l'Inter trema

Si ricandida ad un ruolo di primissimo piano la Juventus, bicampione in carica del Trofeo «Città di Arco-Beppe Viola» e partita subito con il piede giusto nella 45ª edizione del torneo del Garda Trentino, la più prestigiosa kermesse under 17 della Penisola. I bianconeri di mister Felice Tufano nella gara inaugurale hanno sconfitto per 3 a 2 l'altra «big» Milan, guadagnando quindi tre punti fondamentali nel girone C che comprende pure Hellas Verona e Rappresentativa Lega Nazionale Dilettanti.

Sulla carta, infatti, il confronto tra torinesi e meneghini fungeva da passaggio cruciale per la qualificazione alle semifinali previste domenica, alle quali accedono solamente le prime dei quattro raggruppamenti. Per fare strada nel torneo, però, i bianconeri dovranno evitare quei cali di tensione che oggi a mezzogiorno – davanti agli occhi interessati dell'ospite d'onore Giovanni Trapattoni, presente in tribuna ad Arco, e alle telecamere di RaiSport, che hanno trasmesso il match in diretta – hanno fatto correre diversi rischi alla Juve, che dopo una ventina di minuti sembrava aver già messo una seria ipoteca sulla posta in palio. Nella ripresa è arrivata, complice qualche tentennamento bianconero, la tardiva reazione del Milan, che nei minuti finali ha sfiorato il clamoroso pareggio dopo aver accorciato due volte le distanze.

Il confronto si apre con diversi tentennamenti della difesa rossonera. In particolare, è il portiere Del Ventisette – sostituto del titolare Plizzari, convocato in azzurro come altri due rossoneri e quattro bianconeri – ad accusare diversi passaggi a vuoto. Come quello che all'8' spalanca la porta al vantaggio juventino: il centravanti Mancini è sì bravo nel trovare lo specchio della porta dalla distanza, ma folle è l'uscita del numero 1 rossonero che senza motivo ha lasciato incustodita la porta. Nei primi minuti c'è solo una squadra in campo e, dopo un colpo di testa debole dello stesso Mancini, è Mastropietro al 19' a firmare il raddoppio da due passi, propiziato da uno scambio sulla destra tra Galtarossa e Bianco, abile nel servire poi il vivace numero 11 bianconero, decisamente tra i più attivi insieme al metronomo Sapone. Poco dopo la Juve gonfia la rete per la terza volta, ma sul controcross di Bianco è in fuorigioco Mancini, il cui comodo appoggio sarebbe finito nel sacco. Il Milan del primo tempo è tutto nel tiro senza pretese di Tsadjout e nel sinistro da dimenticare di Murati.

Nella ripresa la musica cambia. La Juventus abbassa il ritmo, magari pensando già a dosare le forze in vista del tour de force del weekend, e i rossoneri riaprono la partita al quarto d'ora: dopo una punizione di Sinani sulla barriera, un cross da destra pesca il neoentrato Marchesi tutto solo a due passi dalla porta, così la deviazione vincente del centrocampista rossonero è un gioco da ragazzi. Al 23' Del Ventisette compie l'unica grande parata di giornata sul tiro di Galtarossa, ma sul conseguente corner il lungagnone Goh è liberissimo di insaccare di testa. Tutto finito? Assolutamente no, perché due minuti dopo l'ariete Tsadjout con una girata di sinistro riapre la questione. A sfiorare il pareggio di testa è poi Rodriguez, che non riesce a trovare la deviazione a porta spalancata, poi è Sinani a difettare di potenza o di mira negli ultimi tentativi meneghini. In mezzo, diversi contropiedi della Juve, con anche un pasticcio di Del Ventisette che regala la palla agli avversari costringendo la difesa rossonera a correre in suo soccorso.


Michele Santoni, tecnico arcense della Lazio e quindi a proprio agio sul Garda Trentino, è partito con il piede giusto nella 45ª edizione del torneo «Città di Arco-Beppe Viola», segno che la gavetta che ha imposto alla sua giovanissima squadra nel campionato italiano di categoria sta cominciando a dare i suoi frutti. I biancazzurri, in una partita diventata troppo nervosa nel finale, si sono imposti per 2 a 1 sulla Fiorentina. In vantaggio con Paglia al 18' del primo tempo, la Lazio veniva raggiunta dai viola nella ripresa (Purru al 19'), ma riusciva a cogliere il successo con Spurio proprio negli istanti finali.

Sempre nel Girone B, la Roma non ha dovuto faticare più del lecito per avere ragione dei padroni di casa dell'Arco. 3 a 0 il risultato finale, grazie ad una doppietta di Squerzanti e ad un gol di Olivetti.  Oltre al successo della Juventus sul Milan (3-2) nella partita di apertura, sempre nel Girone C va registrata la vittoria abbastanza inattesa della Rappresentativa Lega Nazionale Dilettanti sull'Hellas Verona. Di Ferrario, ragazzo della Vibonese, ma di scuola Milan, il gol partita al 10' della ripresa.

Nel Girone D, l'Inter, una delle grandi favorite del torneo, non è andata al di là del pari con la Rappresentativa Nazionale Lega Pro. 2 a 2 il risultato finale con i nerazzurri per primi in vantaggio con Russo e poi raggiunti immediatamente da Castelli (Albinoleffe) e superati ad inizio ripresa dal reggiano Rizzi. A pochi minuti dalla fine era Vai a ristabilire la definitiva parità. L'Inter si è poi imposta ai calci di rigore, che non modificano la classifica ma che possono essere chiamati in causa solo in caso di parità tra le due squadre al termine del girone. Non ha fatto meglio il Napoli, che ha trovato nel Chievo un ostacolo insormontabile. I veronesi, infatti, si sono imposti con un gol per tempo di Uhunamure e Manconi.

Latte – stiamo parlando del Girone A - ha invece aperto il valzer dell'Atalanta con il Torino con un calcio di rigore trasformato ancora al 5' del primo tempo. Partita in discesa, quindi, per i nerazzurri che hanno raddoppiato con Libera dopo un quarto d'ora e chiuso i conti, poco dopo, con Ouamri. Solo nella ripresa, con Gilli al 25', il gol della bandiera granata. Positivo l'esordio della Rappresentativa del Trentino con gli americani del Weston: un match vivace anche se il tabellino dei marcatori è rimasto vuoto. Da registrare che la squadra di Miami si è poi imposta ai calci di rigore per 3-2.

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