Figc, il futuro potrebbe essere l'ex arbitro Collina

Giovanni Malagò. Carlo Sibilia. Pierluigi Collina. Ruota attorno a questi nomi, a quello del prossimo commissario Figc e ai candidati neopresidenti che nei prossimi mesi usciranno di sicuro allo scoperto, il futuro del calcio italiano e della Figc. Con l'incognita del voto politico alle porte. Intanto, l'annunciato commissariamento da parte del Coni rischia di allungare i tempi delle scelte definitive, rispetto ai 90 giorni invocati dal consiglio federale oggi per nuove elezioni.Tra alcuni consiglieri federali, dopo l'annuncio Coni, è cominciata a circolare l'ipotesi di un ricorso, al consiglio di garanzia del comitato olimpico o al Tar: lo può fare chiunque tra i consiglieri ora in carica, si attendono provvedimento e motivazioni del commissariamento. Ma la domanda che ci si fa in Figc è: chi avrà il coraggio politico di una guerra legale che rischia di bloccare ancora la rinascita del calcio?
Sulla gestione commissariale Malagò dice di non voler avere un ruolo da primo attore: «Ho un'agenda fitta, ci sono le Olimpiadi a febbraio: auspico un'altra soluzione». Un tecnico, come fu appunto nel 2006 con Guido Rossi, un giurista e spunta il nome di Giulio Napolitano , mentre Walter Veltroni già si sfila. Ma il nome di Malagò alla fine potrebbe far chiudere il cerchio.
Per il futuro Pierluigi Collina è la suggestione più forte per la nuova Figc, è nome gradito a ambienti governativi, mentre il nome di un ex calciatore invocato da tanti ( Maldini o Cannavaro ) sembra più una candidatura di bandiera che una soluzione possibile. Sibilia , nome già indicato, in questo momento deve però attendere: ha di fronte gli scenari calcistici ma anche quelli politici, per una ricandidatura come senatore di Forza Italia.

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