Nel pomeriggio successo sofferto del Toro su un Bologna ben messo in campo. I granata passano presto con Berenguer, hanno qualche possibilità ma Verdi è sfortunato perché una sua conclusione colpisce il palo (poi si innervosisce e non gradisce al sostituz

Per la 31ª volta nella sua storia la Juventus è campione d'inverno, un buon viatico in vista del traguardo del 24 maggio, visto che essere primi a metà campionato non è garanzia di vittoria finale, ma certo i precedenti dicono che chi comincia davanti il girone di ritorno ha buone possibilità di conquistare lo scudetto: dall'introduzione dei tre punti (1995-1996) solo 7 volte su 25 non è accaduto. I bianconeri ci riescono sbancando l'Olimpico di Roma e battendo 2-1 una Roma distratta per un tempo e anche sfortunata (brutto infortunio a Zaniolo , in foto , uscito in lacrime e in barella alla mezz'ora, probabile rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro). Si decide tutto nel giro di 7 minuti (al 3' e al 10') con Demiral e Ronaldo che indirizzano subito il match e anche la classifica di metà campionato. Non basta ai giallorossi la reazione nella ripresa che porta solo al gol del 2-1 su rigore di Perotti, a un palo con Dzeko e a 13 corner a 2.

La squadra di Sarri replica solo in parte la bella prova di inizio anno contro il Cagliari e impiega poco per sorprendere una Roma distratta ogni oltre lecito: prima Kolarov si fa bruciare da Demiral (che uscirà poco dopo per infortunio) poi è il turno di Veretout perdere una palla velenosa davanti all'area: inevitabile il fallo su Dybala e il rigore che CR7 non sbaglia. A complicare una già situazione difficile in casa giallorossa ecco al 30' anche il brutto infortunio a Zaniolo che tolgono alla Roma l'unico giocatore che sembrava in serata. Per la ritrovata Juve post-Supercoppa i numeri dicono due vittorie e sei gol fatti, anche se la prestazione dell'Olimpico non è esente da qualche qualche pecca con un secondo tempo sotto tono anche per merito dei giallorossi.

Nel pomeriggio successo sofferto del Toro su un Bologna ben messo in campo. I granata passano presto con Berenguer, hanno qualche possibilità ma Verdi è sfortunato perché una sua conclusione colpisce il palo (poi si innervosisce e non gradisce al sostituzione). Gradatamente però il Bologna prende campo, Orsolini crea grattacapi sulla destra, la difesa granata ha qualche imprecisione ma Palacio non ne approfitta e si divora un paio di gol. Per Il Toro sono tre punti preziosi.
Boccata d'ossigeno per la Fiorentina, ma quanta sofferenza per battere il fanalino di coda Spal. I viola spingono, Chiesa spreca un'opportunità ma le occasioni migliori le crea la Spal: prima un palo poi un cucchiaio di Valoti che finisce di poco fuori. E il calcio non perdona lo spreco: su azione in mischia alla fine Pezzella di testa trova un successo di grande importanza. È il primo successo di Iachini, la prima vittoria dopo il 30 ottobre. La situazione è ancora difficile, ma la zona salvezza si allontana. 

L'Udinese sembra rinata nell'ultimo mese. Dopo Cagliari e Lecce arriva la terza vittoria di fila, che la proietta in una zona di sufficiente tranquillità, a spese di un Sassuolo in crisi neri. È il terzo ko di fila e la panchina di De Zerbi è meno stabile.
All'inferno e ritorno il tragitto della Samp che parte ad handicap in casa col Brescia che passa con Chancellor. Ma Ranieri è riuscito a dare un'identità alla squadra che con calma recupera per poi dilagare. Prima Linetty e poi Jankto e infine il ritrovato Quagliarella che trova, dopo un digiuno a Marassi di 8 mesi, il gol sul rigore che lo sblocca. Il Brescia va in confusione e i doriani segnano ancora con Caprari e Quagliarella.

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