Ronaldinho è stato scarcerato ma a pagare non è stato Messi

Fonti vicine alla famiglia di Lionel Messi smentiscono la voce diffusa dall’emittente televisiva argentina «Tnt Sports» secondo cui sarebbe stata la Pulce a pagare, tramite bonifico proveniente da Barcellona, la cauzione di 1,6 milioni di dollari (circa un milione e mezzo di euro) per far uscire Ronaldinho di prigione.

La stessa fonte fa anche notare che, nei giorni scorsi, era risultata essere una "fake news" quella secondo cui Messi aveva messo a disposizione dell’ex collega e mentore nel Barcellona quattro milioni di dollari e un pool di legali. L’attuale numero 10 blaugrana, si fa notare, è molto dispiaciuto per ciò che è successo all’ex compagno, ma non è intervenuto nella questione.

Fatto sta che Ronaldinho, dopo che per tre volte era stata rigettata la sua richiesta di arresti domiciliari ad Asuncion, questa volta è riuscito a lasciare il centro di detenzione in cui si trovava, dopo una videochiamata che lui e suo fratello Roberto de Assis hanno avuto con il giudice Giustavo Amarilla, che si occupando del traffico di passaporti falsi in cui è rimasto coinvolto il Pallone d’Oro 2005. Ora Ronaldinho, uscito dal carcere senza mascherina anti-Covid 19, a differenza del fratello e degli agenti di scorta che invece l’avevano messa, si trova in un albergo a 4 stelle, il Palmaroga, con 107 stanze e che si trova nel centro di Asuncion, a 3,3 km dalla prigione in cui i due hanno soggiornato fino a ieri. Ronaldinho, che all’uscita dal carcere ha firmato autografi, e Roberto dovranno rimanere nella struttura agli arresti domiciliari, ma potranno usufruire della palestra, della piscina e delle altre strutture dell’hotel. I soldi depositati come cauzione servono a garantire che i due brasiliani non lascino il Paraguay. Se invece riuscissero a farlo, il denaro verrebbe immediatamente confiscato.

Intanto in Brasile è diventato virale un video che Ronaldinho ha girato in carcere, assieme al suo compagno di cella Pablo Cesar Morales, un ex poliziotto condannato per vicende legate al traffico di droga, in cui un sorridente ex fuoriclasse blaugrana saluta i familiari dell’altro detenuto.

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