Numero chiuso ridotto al 30% di sciatori massimi giornalieri calcolati rispetto a quante persone può portare all’ora l’impianto funiviario. In Trentino vuol dire 100.000 sciatori al giorno, visto che la portata oraria è di 353.000 persone.
Sull’apertura dello sci il 18 gennaio ci sono ancora “tante, ma tante incertezze”. Lo spiega Valeria Ghezzi, presidente dell’Anef, associazione nazionale che riunisce i gestori funiviari.
L’attesa è finalmente finita. I comprensori sciistici dell’Alto Adige inizieranno sicuramente la stagione lunedì 18 gennaio, con condizioni di neve fantastiche, lo sostiene l’Associazione esercenti funiviari dell’Alto Adige.
Il Trentino va controcorrente: mentre molte regioni (il Veneto, con Zaia, per primo) hanno deciso di posticipare l’avvio, da noi l’assessore Bisesti annuncia il ritorno in classe al 50% a partire dal 7 gennaio.
Dalla Val di Fiemme a Campiglio, dall’Alpe Cimbra alla Val di Sole, si attende con trepidazione il nuovo confronto atteso per domani, mercoledì, all’interno della conferenza delle Regioni.
«Aprire il 7 gennaio è un’utopia. Con una situazione sanitaria così compromessa non ha senso pensare di riaprire gli impianti. Se cala il contagio possiamo ipotizzare un’apertura tra il 20 e il 30 gennaio, non prima».