Nuovo focolaio in una azienda di lavorazione delle carni in Trentino: si tratta di una ditta che impiega lavoratori stranieri delle medesime cooperative che erano già stati monitorate in altre fabbriche della filiera trentina.
«Salari molto inferiori a quanto stabilisce il contratto, anche 400 euro al mese in meno; troppe ore di lavoro non pagate, cedolini non consegnati...», queste alcune delle accuse alla Sac costruzioni.