Durante le epidemie e le pestilenze, grande importanza veniva data all'estremo addio: il moribondo voleva la benedizione per assicurarsi la Vita Eterna, ed i benestanti dovevano fare testamento.
La peste del Seicento, in Trentino, fece moltissime vittime in Val Rendena: il diario di quelle drammatiche gioirnate, con migliaia di decessi, è affidato alle cronache del frate Gnesotti, che riporta fedelmente le cronache di quei giorni.