Un traffico illecito di uccelli da richiamo utilizzati principalmente per l’attività venatoria, è stato scoperto nell’ambito di un’operazione condotta dal Corpo forestale della Provincia di Trento, e coordinata dalla sostituta procuratrice della Procura di Trento Maria Colpani.
Lo hanno sorpreso durante un appostamento in val Calamento: con sé, nella postazione, aveva un fucile di precisione. Non aveva, però, la licenza: non poteva averla, visto che gli era stata revocata a causa del possesso di armi non registrate.
Sono stati sorpresi in auto nei boschi di Vetriolo con una pistola da tiro sportivo modificata artigianalmente, munizioni e bossoli, mentre molto probabilmente si stavano preparando per una battuta di caccia notturna.
Sette persone sono state arrestate in diverse regioni italiane in seguito ad un’operazione antibracconaggio condotta dal Corpo forestale della Provincia di Trento in collaborazione con i carabinieri di Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.