Kompatscher cambia ancora idea: bar aperti fino alle ore 18, il virus è già nelle acque reflue

In Alto Adige bar, latterie e pasticcerie non devono chiudere, come annunciato ieri, ma possono tenere aperto da lunedì a venerdì dalle 5 alle 18. Vige però l’obbligo del posto a sedere con non più di quattro persone per tavolo. Lo ha annunciato il governatore Arno Kompatscher, giustificando il cambio di rotta con l’esito degli incontri con i sindaci e con le parti interessate.

In Alto Adige un’analisi delle acque reflue evidenzia un’elevata presenza del coronavirus. Come ha spiegato l’assessore Giuliano Vettorato, circa il 20% dei positivi espelle il virus. Un’analisi settimanale di 9 dei 50 depuratori in provincia ha riscontrato un costante aumento di questi valori. L’assessore alla sanità Thomas Widmann ha fatto presente che «la situazione è radicalmente cambiata nelle ultime due/tre settimane».

«L’ondata è arrivata prima di quanto previsto dagli esperti. Nel giro di due settimane - ha aggiunto - sono stati occupati 200 letti e ogni anestesista che viene dirottato sui reparti covid ovviamente poi manca nelle sale operatorie per gli interventi programmati».

Kompatscher ha spiegato che con la nuova ordinanza - che entrerà in vigore domani - si vuole «spezzare l’onda, garantendo il funzionamento della scuola e delle attività economiche».
«Sfruttiamo il mese di novembre - ha detto - che grazie alle ferie scolastiche d’autunno e la presenza ridotta di turisti permette di diminuire gli spostamenti». Come già annunciato ieri vengono sospesi cinema e teatri, nelle scuole superiori l’insegnamento in presenza viene limitato al massimo al 50% e viene introdotto l’obbligo di mascherina in classe. Tutti i negozi, tranne gli alimentari, chiudono alle 18, come anche la ristorazione. È consentito il take away ma vietata la consumazione all’aperto per evitare assembramenti. Gli sport individuali - ha precisato il governatore - restano consentiti, mentre si fermano tutti gli allenamenti e sport di squadra. In conclusione il presidente ha rinnovato l’appello alla popolazione a rispettare queste regole «che possono avere successo solo se tutta la cittadinanza collabora».

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