Prevenzione covid: controlli dei forestali anche in montagna soprattutto in malghe e rifugi

Controlli più severi, lungo strade e sentieri di montagna, sono scattati lo scorso week-end da parte del Corpo forestale provinciale altoatesino.

Obiettivo: garantire il rispetto delle norme in vigore per contrastare la diffusione dei contagi da Covid-19.

Come già accaduto durante il lockdown della scorsa primavera, il Corpo forestale provinciale garantisce il proprio sostegno alle forze dell’ordine, coadiuvandoli nelle operazioni di controllo, in maniera particolare durante i fine-settimana.

L’attenzione si concentra principalmente su malghe e rifugi che distribuiscono cibi e bevande e che possono essere raggiunti durante le escursioni a piedi o con gli sci da alpinismo.

I controlli riguardano soprattutto il rispetto da parte degli esercenti delle norme su numero di persone ammesse all’interno dei locali, obbligo di indossare gli strumenti di protezione naso-bocca da parte dei lavoratori e obbligo di effettuare solamente servizio al tavolo ad un numero massimo di 4 persone (eccezione solo per familiari conviventi). Anche gli ospiti di malghe e rifugi, ovviamente, dovranno rispettare l’obbligo di indossare le mascherine di protezione.

In caso di violazioni accertate, il personale forestale è autorizzato a compilare il documento per la notifica dell’infrazione.

«Muoversi nella natura è consentito - sottolinea l’assessore Arnold Schuler - ma è fondamentale che tutti si attengano alle norme su distanziamento, igiene delle mani e mascherina. In questo momento i dati epidemiologici in Alto Adige non sono positivi, e dobbiamo porre particolare attenzione a ciò che accade in tutti i possibili luoghi di ritrovo, anche quelli che si trovano in mezzo alla natura. L’obiettivo di tutti deve essere quello di evitare un nuovo lockdown», si legge in una nota della Provincia.

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