Coppia scomparsa, arriva il super-esperto in tracce biologiche Emiliano Giardina

La giudice per le indagini preliminari Carla Scheidle ha deciso di incaricare come perito del caso Neumair il genetista Emiliano Giardina, dell’Università di Roma Tor Vergata, noto in tutta Italia per le sue perizie di ricerca e verifica di tracce biologiche in numerosi casi di cronaca, tra i quali gli omicidi di Yara Gambirasio e di Meredith Kercher.

Giardina ha già partecipato ad un processo a Bolzano, in veste di perito della Wada sul caso del presunto doping di Alex Schwazer.

Giardina verrà nominato dal gip come perito nell’incidente probatorio per le analisi biologiche, mentre quelle informatiche saranno affidate a Litiano Piccin, dell’Università di Bologna.

L’incarico verrà formalmente assegnato dalla giudice ai due periti l’11 febbraio.

Martedì 9 febbraio, con inizio alle 15, si svolgerà invece l’udienza del Tribunale del riesame, richiesta dalla difesa contro l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Benno Neumair, che si trova in carcere per l'ipotesi accusatoria di omicido e occultamento dei cadaveri dei suoi genitori.

Un mese fa, il 4 gennaio, la scomparsa dei coniugi bolzanini Peter Neumair e Laura Perselli.



Gli inquirenti hanno preparato un corposo dossier di migliaia di pagine, a supporto dell'ipotesi accusatoria a carico del figlio, Benno, trent'anni, indagato e quindi fermato la settimana scorsa.

Sabato scorso il giudice per le indagini preliminari Carla Scheidle ha convalidato per Benno il provvedimento di fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistenti i pericoli di inquinamento delle prove, di fuga e di reiterazione del reato (il nucleo familiare è composto anche di un altro fratello e una sorella, e vi sono alcuni testimoni chiave che l’accusa si appresta a far deporre).

Durante l’udienza per la conferma del fermo, l’uomo accusato di aver ucciso i suoi genitori, si è avvalso della facoltà di non rispondere. I legali spiegano che lo farà in uno dei prossimi interrogatori. Anche perché - appunto - vogliono avere il tempo di leggere il dettagliato dossier prodotto dalla pubblica accusa.

Nel frattempo negli ultimi giorni glin investigatori dei Ris sono tornati nell'abitazione della famiglia, in via Castel Roncolo a Bolzano, per effettuar enuovi rilievi.

Ora si profila dunque la ripresa delle ricerche nelle acque dellAdige, già a lungo scandagliate nelle settimane scorse.

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