"Loppio Busa", spostata la pista ciclabile a Nago

di Davide Pivetti

Proseguono, anche se non con la celerità che gli amministratori locali vorrebbero, i lavori di realizzazione del tunnel «San Giovanni - Cretaccio», cioè di quella che si vorrebbe essere la «Loppio - Busa» e di fatto è la cirnconvallazione di Nago.

In questi giorni è stata coinvolta nei lavori anche la pista ciclabile che dal fiume Adige raggiunge il Garda.

Il tratto tra il lago di Loppio e passo San Giovanni è stato chiuso perché assorbito di fatto dall’area cantiere. L’ampia curva che la ciclabile faceva prima di arrivare al biotopo verrà scavata interamente assieme al versante della montagna che la ospita perché proprio lì sarà realizzato l’ingresso a tre corsie del tunnel, lato est.

Come annunciato a suo tempo, però, gli appassionati ciclisti e i cicloturisti che ancora in ottobre utilizzano quella pista, potranno continuare a raggiungere i Garda o l’asta dell’Adige grazie alla realizzazione e all’apertura di un «by pass», cioè di una pista alternativa che da passo San Giovanni scende quasi parallela alla statale 421 e si ricollega al tracciato sottostante poco più a valle.

L’opera è definita «provvisoria», ma si vedrà. Tutto dipende dalla sua compatibilità con il resto dei manufatti previsti in quell’area, ad iniziare dalla grande rotonda da 40 metri di diametro.

Qualche problema sempre in questo periodo è intanto emerso per la disponibilità di aree che l’impresa vorrebbe utilizzare per il cantiere.

Quelle concesse in origine da Provincia e Comune non sarebbero sufficienti e si rischia un altro intervento di taglio sul bosco adiacente il biotopo.

Il sindaco di Nago-Torbole spera di poter contenere il rischio: «Per evitare eccessi - spiega Gianni Morandi - abbiamo dato la disponibilità delle aree comunali in località Mala, si tratta di superfici già compromesse dal punto di vista paesaggistico. Le mettiamo a disposizione della Provincia cercando di facilitare tutte le operazioni di reperimento delle aree richieste dall’impresa».

Il sindaco ha dovuto anche far fronte alla richiesta dei privati naghesi di poter accedere anche in questa fase ai terreni coltivati, soprattutto per la vendemmia.

Il prossimo passaggio dovrebbe realizzarsi entro tre settimane. Per fine mese, infatti, la nuova strada di accesso alla Mala dovrebbe essere finita (un ampliamento che fa parte del progetto complessivo e che il Comune ha caldeggiato) con la riapertura anche al traffico privato dell’arteria, resa più sicura.

Ciò nonostante il sindaco Morandi non sembra del tutto tranquillo per come le cose stanno procedendo al passo: «Si concludono gli interventi preparatori - dice - ora auspico un’accelerazione nell’opera di scavo vera e propria. E auspico che anche la Provincia mantenga alta l’attenzione sul sito».

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